Grande novità e grande evento per il comune di Canicattì. L’associazione Cineworldcorporation capitanata dal presidente Livio Facciponte, sotto forte volontà del socio Giovanni Locastello ha deciso di riesumare un’antica chiesa chiusa da tanti anni chiusa chiamata LA BADIA. In questi giorni Canicattì si è trasformata in un grande set fotografico grazie al progetto creato dall’associazione sopracitata dal titolo Fotografo 2017 che ha come scenari dei luoghi storici della città di Canicattì. Il master fotografico diretto dai docenti Francesco Signorino e Diego Scaglione ha previsto la realizzazione di sei workshop tra cui uno di questi ha avuto come scenario la chiesa in questione. Questa decisione è stata inizialmente ostacolata da tante persone compresi parecchi membri del CDA dell’associazione stessa, ma la volontà di Livio Facciponte e di Giovanni Locastello ha prevalso su tutto, poiché l’amore di rivalorizzare questo discusso monumento sembra essere stato più importante del workshop stesso. I lavori di pulizia e di allestimento del luogo sono stati diretti da Carmelo Mulone, tutor del master fotografico e dai soci Enzo Asaro e Salvatore Caico membri fondatori del C.D.A. della Cineworld. Sono estati estratti da dentro la chiesa cumuli di vegetazione di ogni tipo ed è stata eseguita un’attenta pulizia agli stucchi delle navate laterali realizzati da un noto esponente dell’arte siciliana chiamato Giacomo Serpotta vissuto tra il 1652 e il 1732. La badia di Canicattì è stata costruita da un’antica famiglia nobiliare, inizialmente la chiesa si chiamava CHIESA DEI SS. Filippo e Giacomo ed è nata come ex monastero di monache di clausura. La struttura oggi è gestita integralmente dal F.E.C., ma in realtà la mera potestà è della curia arcivescovile di Agrigento. Nota da non sottovalutare è stata quella della grande disponibilità del custode Giovanni Oliveri che ha spalleggiato i lavori di rimessa dell’associazione Cineworld. Gli allievi del master Fotografo 2017 si sono estasiati dalla bellezza dell’opera architettonica e durante le loro lezioni fotografiche si sono sbizzarriti nel ricercare e nel fotografare tutti i minimi particolari al fine di poter raccontare tramite foto tutta la storia traspirante dal quelle antiche mura. Orgogliosi dall’operazione realizzata l’intero staff si è prefissato di raccogliere tutte le opere fotografiche e di racchiuderle all’interno di un folder che verrà stampato e distribuito per tutto il territorio canicattinese. Inoltre le fotografie fatte da tutti gli aspiranti fotografi verranno selezionate e alcune di esse verranno stampate ed esposte nei locali del complesso artistico di San Domenico. Ma il tour della giornata non è finito, perchè grazie all’intervento dell’assessore Davide La Licata il gruppo dei cineasti ha potuto portare i propri allievi tra le rovine di Castel Bonanno. Possiamo dire che la giornata di ieri è stata una vera missione di rivalorizzazione del territorio Canicattinese all’insegna dell’arte della fotografia e del ricordo nostalgico delle proprie origini.
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