Velivoli identificati: Droni, svago o pericolo? Gli APR (Areomobili a Pilotaggio Remoto) o più comunemente chiamati droni sono da considerare una vera e propria mania che ormai sta prendendo il sopravvento, quasi una consuetudine quotidiana legata al desiderio più remoto dell’uomo quale quello di volare, destinato sia a grandi che piccini. Il drone è un aereomobile a pilotaggio remoto. E’ da precisare che i primi sviluppi del drone risalgono alla prima guerra mondiale testati a scopo di spionaggio e bombardamento (ma a quanto pare non ufficialmente usati). Uno studio ad uso prettamente militare quello dei droni impiegato oggi anche nell’uso civile. Esistono tre tipi di droni:
- Struttura a eliche: caratterizzati per la presenza di una o più eliche, solitamente montate su bracci estraibili, che permettono al drone di comportarsi come un elicottero. Possono mantenere ferma la posizione a mezz’aria, effettuare virate repentine, volare in direzione obliqua;
- Struttura planare: velivoli più simili agli aeroplani che agli elicotteri, dotati di grandi ali. Servono soprattutto per le medie distanze, perché possono sfruttare correnti e flussi d’aria;
- Ibridi: device pensati per volare, ma anche per muoversi sul terreno grazie alla presenza di due o quattro ruote motrici capaci anche di effettuare piccoli salti, così da superare agilmente scale o altri ostacoli.
Velivoli identificati: Droni, svago o pericolo? In ambito civile il drone viene usato per puro divertimento o passione quale possa essere il modellismo. Esso viene anche impiegato per riprese video a scopo ludico o nella cinematografia per una sequenza più rapida delle scene sostituendo l’attrezzatura ormai obsoleta. Il velivolo suddetto viene anche usato per il telerilevamento dove l’aereomobile è dotato di speciali sensori che vengono inviati sui campi per raccogliere informazioni sullo stato delle colture, in città per il rilevamento della dispersione termica degli edifici, l’analisi degli inquinanti presenti in atmosfera e molto altro ancora. L’aereo da ricognizione è adoperato anche ai fini del monitoraggio ambientale e architettonica permettendo all’osservatore di arrivare in aree nelle quali non vi è possibile il raggiungimento attraverso percorsi impraticabili salvaguardando così sia i volontari e vigili del fuoco in caso di calamità natura per la ricerca dei dispersi. Ancora, i droni risultano estremamente utili per la tutela sulla sicurezza per il monitoraggio della criminalità organizzata. A proposito di sicurezza, a fronte di tanti usi utili, che risvolti negativi può comportare l’uso di tale oggetto? Da una logica conseguenza ne sovverte che ad incorrere maggior rischio siano la sicurezza e la privacy del libero cittadino già comunque lese dall’eccessivo uso dei social, prettamente a scopo commerciali. Purtroppo per questo bisogna fare richiamo al buon senso di chi gestite la tutela della privacy perchè il drone è una bomba ad orologeria pronta ad esplodere quanto prima incapace difendere e di fomentare la criminalità che invece si vuole contrastare. Esempio recente di cattivo uso del drone civile è il tentato attacco al presidente venezuelano Nicolas Maduro scampato quasi per miracolo. Delle vere e proprie armi fai da te che con poco possono essere facilmente modificate per un uso improprio elatamente pericoloso tanto da essere considerati dagli esperti l’arma del terrorismo 2.0. Eticamente è corretto che un oggetto simile per quanto “apparentemente innocuo” sia diffuso su larga scala? Evoluzione tecnologica: arma a doppio taglio?
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