Fotografia naturalistica: Il senso di libertà. Questo è un genere di fotografia estremamente interessante per il semplice fatto che si instaura un contatto diretto con la natura. Occorre precisare che questo genere si divide in: macrofotografia, paesaggio e ritratto animale.
- Macrofotografia: Genere di fotografia che tende a fotografare soggetti piccoli quali insetti, fiori e parte di essi attraverso l’uso di obiettivi specifici denominati obiettivo-macro, dotati di lenti di ingrandimento in modo tale da poter ritrarre nel dettaglio un mondo sconosciuto ma estremamente particolare, invisibile all’occhio nudo.
- Paesaggio: E’ un genere fotografico ambito da tutti i fotografi che ritrae il paesaggio naturale così come è ( mare, montagne,ecc) nella sua espressione di particolari. Per paesaggio si intende anche paesaggio urbano (paesi, metropoli, scorci di città)
- Ritratto animale: Ritratto della fauna cercando l’empatia con un soggetto poco collaborativo ove è richiesta anche un certo di tipo di interpretazione e personalizzazione.
Per trovare l’empatia giusta con questo scenario a dir poco meraviglioso bisogna saperla ascoltare ed osservarla con un silenzioso rispetto cogliendone i colori, i rumori lasciando la natura nella sua libera espressione di raccontarsi senza che il fotoamatore sia invadente. Nella macrofotografia e nei ritratti agli animali infatti il fotoamatore inteso come il “cacciatore del particolare” deve avvicinarsi ai soggetti in modo quieto evitando di essere per loro un segnale di pericolo bensì un elemento innocuo dell’ambiente. Creata la familiarità col soggetto sono garantiti scatti veramente emozionanti ove è possibile mettere in risalto la magnificenza dei colori e della sfumature evidenziandone il particolare. Per il vero appassionato non esiste caldo, freddo, pioggia (con la dovuta protezione della reflex) nè timore di sporcarsi, sdraiarsi a terra in mezzo al fango se lo ritiene il caso, pur di portare a casa l’agognato scatto. Flora o fauna che sia il soggetto, lo splendore dei colori e un pizzico di creatività consentono di realizzare dei quadri d’autore. Questo genere di scatti comporta un’enorme pazienza ma se esiste amore per la fotografia e la natura non esistono ostacoli che tengano. Per cominciare a svolgere la fotografia naturalistica è consigliato conoscere il posto. Se pur è vero che per fotografare bisogna avere lo scatto già pronto nella mente, può succedere anche che sia l’attimo a richiamare il fotoamatore cogliendone lo scatto. La tecnica varia da soggetto a soggetto e da scatto a scatto ma per una buona resa di questo genere di fotografie è fondamentale la resa dei colori e la cura del dettaglio e un valido aiuto è consolidato dalla scelta degli obiettivi. Per quanto concerne la macrofotografia è consigliato l’uso di un’ ottica macro (sistema di lenti in grado di restituire un rapporto di riproduzione di 1:1). Esistono lenti con focale corta e lunga che variano da 50mm a 20mm. Con la prima focale bisogna avvicinarsi molto al soggetto per “colpirlo” ma si può usare più a mano libera. La seconda focale consente di allontanarsi dal soggetto perdendo a sua volta un pò di tridimensionalità. Se invece si desidera scattare animali, in generale è consigliato l’uso del teleobiettivo o tutt’al più può andare bene un 18/300 per le mezze formato e il 28/300 per le full frame. Per la fotografia paesaggistica invece l’ideale sarebbe usare il grandangolare che consente di inquadrare su un vasto raggio di azione ma anche in questo caso, come ad esempio il 16/35 per le full frame e il 12/24 per le mezzo formato. Di grande aiuto risulta il treppiede poichè per scatti con diaframma che varia tra f/11 e f/16 e tempi di scatto lunghi, tende a limitarne il rumore. Per quanto riguarda i tempi di scatto nella macrofotografia, essendo essenziale la ricerca del dettaglio, occorre chiudere il diaframma tra f/11 e f/16 (da variare a seconda della luce naturale interagendo sull’impostazione dell’ISO), con tempi di scatto veloci. Per il ritratto faunistico, negli scatti diurni è opportuno scattare con ISO pari a 200, massimo 800 ma essendo un soggetto dinamico, il tempo di scatto idoneo da usare varia da un minimo di 1/250 a 1/500. Nozioni tecniche generali che comunque possono variare in base al tipo di scatto che si vuole realizzare, le parola chiavi per una crescita fotografica naturalistica rimangono passione e costanza dove bisogna scattare oltre che con gli occhi e col cuore. Infine, nell’era della fotografia digitale, aiuta sempre a dare tocchi di personalità e/o sistemare errori di scatto. Fotografia naturalistica: ricerca del dettaglio in un mondo vario pinto.
Di seguito qualche esempio di macrofotografia e foto naturalistica.
Touche. Great arguments. Keep up the good work.
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