Tonino catania

Fotografare il gusto: food photograpy

Fotografare il gusto: food photograpy. L’occhio vuole la sua parte e la vista alimenta il senso del piacere dell’oggetto osservato. Il cibo fotografato richiama agli occhi dell’osservatore quel senso del gusto che a sua volta viene soddisfatto nel momento in cui attraversa il palato. Immortalare gli alimenti è diventato una moda oltre chè una professione e fotografare il cibo scaturisce emozioni, raccogliendone l’essenza del suo significato. Nasce così il food photography. Questa branca della fotografia pubblicizza il cibo (che è uno dei principali elementi utili alla sopravvivenza dell’uomo che non conosce ostacoli, confini e crisi) e con una semplice immagine ben scattata, esplicita più delle parole la consistenza, i colori dell’immagine ritratta. La figura professionale che ricopre il ruolo del food photography si chiama food photographer e per definirsi professionista, basilare è avere la passione per la cucina e conoscere ciò che si fotografa. Una figura correlata al food photograpy è quella del food stylist, a sua volta esponente di una forma d’arte chiamata food styling attraverso la quale occorre creare la giusta scenografia con gli “abiti di scena” adatti al concept che si desidera realizzare, affinchè si renda coinvolgente la fotografia del cibo che si vuole immortalare. Esistono tre ti pi di food photograpy e sono:

 – Fotografia per il packaging: caratterizzata dal fatto di lasciare poco spazio alla creatività e alla sperimentazione, contraddistinta da una perfezione tecnica;

– Food photography pubblicitaria: è una tipologia molto artistica attraverso la quale il fotografo può sfoggiare la sua creatività illustrando le qualità del prodotto;

– Food photography editoriale: questa tipologia di lavoro ha come obiettivo principale quello di trasmettere emozioni e sensazioni a chi guarda l’immagine, dove tecnica e fantasia del fotografo fanno la differenza nella rappresentazione dello scatto.

Per diventare un buon “stilista del cibo”, occorre avere chiaro in mente la “storia” che si vuole raccontare, partendo dal cibo che si vuole scattare relativa alla sensazione da trasmettere agli occhi dell’osservatore, che è l’obiettivo del food photographer. E’ un genere di fotografia questo del food che comporta pratica senza porre limiti alla sperimentazione e alla creatività. Una volta che si è scelto il soggetto, occorre scegliere la giusta inquadratura e vi sono due opzioni di scelta in merito:

 – Inquadratura dall’alto: utile per mettere a fuoco la “porzione” preferita;

 – Inquadratura da vicino: con questo genere di inquadratura si tende a mangiare con gli occhi la leccornia scattata come se si avesse il cibo a portata di bocca, con l’obiettivo di accendere il desiderio dell’alimento.

Altro elemento fondamentale per la buona riuscita dello scatto pensato è la luce. Occorre cercare di sfruttare la luce naturale al meglio ove è possibile ma in caso contrario si può predisporre della luce artificiale posta dietro “l’oggetto del desiderio” per conferire ad esso maggior naturalezza possibile. Il flash è sconsigliato per la possibilità di creare qualche riflesso inappropriato. Altro elemento utile è la composizione dove entra in gioco la creatività con tutti gli elementi del caso che possono essere piatti, bicchieri, fiori, sfondi colorati, sfondi in legno. Se si è alle prime armi è consigliato iniziare con uno sfondo bianco, dando pulizia, ordine e chiarezza, caratteristiche fondamentali per il food. In ultima analisi, subentra in aiuto photoshop per definire al meglio il soggetto. Fotografare il gusto: food photograpy. La ricetta giusta, a confine tra immaginazione, creatività e realtà per “cucinare” lo scatto giusto, alimentando il senso del gusto con l’osservazione e immaginazione.

La foto dell’immagine di copertina è ad opera di Tonino Catania.

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