Tecnica fotografica: come realizzare il “Focus Staking”. Rendere nitida la fotografia, significa evidenziare il soggetto e i dettagli che compongono l’immagine, mettendoli completamente a fuoco. Per far ciò, occorre chiudere il diaframma, utilizzando valori chiusi (da f/6.3 a f/9, almeno) ma più lo si chiude e minore sarà la luce che entrerà nell’obiettivo. Questa impostazione della macchina fotografica, crea una condizione di sottoesposizione che è facilmente superabile con l’aumento dell’ISO (senza esagerare perché si rischia di perdere qualità). Inoltre, con valori estremamente chiusi (f/22) si corre il rischio di andare incontro al fenomeno della diffrazione (condizione in cui la luce è costretta a passare in fori molto piccoli, provocando un calo della qualità). Pertanto, per rendere nitida l’immagine senza perdere qualità, esiste una tecnica utilissima: si chiama Focus Stacking.
Nello specifico, cosa è e a cosa serve la tecnica del Focus Stacking? E’ la tecnica fotografica che consente di gestire al meglio la profondità di campo e serve ad ottenere l’immagine completamente nitida sia negli scatti da vicino che quelli da lontano, evitando la sottoesposizione e la diffrazione sopra citate. E’ usata per ogni genere fotografico, in particolar modo per lo scatto macro, per la fotografia paesaggistica e la fotografia di prodotto (o commerciale). E’ l’unione di diverse immagini scattate in vari punti focali, utilizzando la stessa inquadratura, che consente di ottenere un’immagine con una profondità di campo estesa in tutta la fotografia e consente di superare i limiti tecnici e fisici degli obiettivi.
Come funziona il Focus Stacking? Occorre fotografare il soggetto mettendo a fuoco in più punti differenti, partendo dal primo piano del soggetto fino all’infinito, muovendo il cursore della messa a fuoco. Una volta realizzati gli scatti, occorre unirli nella fase della post-produzione. Occorre fare attenzione alla porzione dell’immagine messa a fuoco, sia nello scatto da vicino che da lontano. Nel caso in cui si necessita di avere più luce, si possono aumentare gli ISO o aprire il diaframma (ma in questo caso, bisogna effettuare qualche scatto in più. Con questa tecnica, l’utilizzo del treppiede è fondamentale per avere le inquadrature perfettamente uguali perché le immagini devono essere sovrapponibili. Infatti, potrebbe essere d’aiuto anche lo scatto da remoto per evitare di spostare anche di un solo millimetro la fotocamera in quanto può stravolgere l’inquadratura stessa dell’immagine. Per l’uso corretto di questa tecnica, una volta impostati i valori e aver “immobilizzato” la vostra reflex, la messa a fuoco può essere usata sia manualmente che automaticamente.
Come applicare il Focus Staking nella fotografia paesaggistica? La complessità di queste foto sta nel riuscire a mettere a fuoco tutto il contest poichè il soggetto in questione può contenere oggetti vicini contornati da un orizzonte molto lontano. Per avere tutta la scena a fuoco, chiudere il diaframma è il metodo più intuitivo da applicare, utilizzando una focale che va da un minimo di f/10 ad un massimo di f/22. Ciò va bene nel momento in cui si ha molta luce, dove è difficile andare sottoesposizione. Nel momento in cui la luce comincia a diminuire, la chiusura del diaframma può NON essere la scelta giusta e per evitare la diffrazione è consigliato non andare oltre l’f/16. Il Focus Stacking, in questa condizione, è utile per rendere nitida tutta l’immagine.
Come realizzarla nella macrofotografia? In questo genere fotografico, che comprende fiori e insetti, la luce è basilare per poter effettuare uno scatto degno di nota. Scattando soggetti da una distanza molto ravvicinata, è importante la giusta chiusura del diaframma per mettere a fuoco il più possibile. Attenzione a non chiudere troppo il diaframma, per evitare il sopra citato effetto della diffrazione. Spesso e volentieri, in casi analoghi, si ha a disposizione una scarsa luminosità. Per evitare di aumentare troppo gli ISO, rischiando di perdere qualità. In questo caso, la tecnica del Focus Stacking è la soluzione che si presta maggiormente per questo genere fotografico.
Come si usa il Focus Stacking nella fotografia commerciale? Come è ben noto, nella fotografia commerciale, è il prodotto stesso ad essere il protagonista. Nella riproduzione dei suoi scatti, in pochi secondi, l’immagine deve raccontare una storia, seducendo e attraendo il potenziale acquirente, dove l’oggetto proposto deve essere valorizzato in tutti i suoi dettagli, affinché sia venduto. Con la precisione che il Focus Stacking offre, è senza ombra di dubbio la tecnica indispensabile per questo genere fotografico.
Tecnica fotografica: realizzare il “Focus Staking” è una tecnica che, come in ogni cosa, prevede pratica sia per quanto riguarda la produzione che la Post-produzione. Tuttavia, la capacità di migliorarsi si ritrova nel desiderio e nella voglia di riuscire a realizzare scatti d’autore e ciò riguarda sia i fotoamatori che i fotografi professionisti. Buona Luce.
L’immagine di copertina è stata realizzata dal fotografo Fabio Pisciotta. Si ringraziano anche i fotografi Giovanni Albani Lattanzi e RajanirR Photograpy.
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