Colibrì: caratteristiche e simbologie. Questi uccellini, tecnicamente chiamati col nome di Trochilidae, sono i più piccoli al mondo e sono originari del continente americano. Esistono più di 330 specie e fanno parte della famiglia Apodiformes. Prima della diffusione delle api in Europa, sono stati per i fiori, i principali impollinatori.
Quali sono le sue caratteristiche? La specie più piccola si chiama Mellisuga Helenae e ha una lunghezza di 5,7 cm con un peso pari a circa 1,6grammi. Quella più grande si chiama Patagona gigas, con una misura pari a 21 cm ed un peso di circa 20 grammi. Invece, la specie più comune che è presente nel Nord America, si chiama Archilochus colubris e misura quasi 8 cm con un peso di circa 3 grammi. In media, i colibrì possono vivere fino a 15 anni e nelle stagioni fredde migrano nelle zone più calde. La caratteristica principale del colibrì è quella dei colori molto forti e accesi delle sue piume che si ritrovano per lo più nelle specie maschili. Negli esemplari femmina, i colori sono meno sgargianti ma comunque belli da osservare. La caratteristica di questi colori, come si può pensare, non dipende dai pigmenti presenti nelle piume ma dai raggi del sole che diffondendosi sul loro corpo, creano degli effetti cromatici. Questa particolarità conferisce ai colibrì la capacità di mimetizzarsi con l’ambiente circostante per sfuggire dai predatori, primi tra tutti i serpenti. Un altro elemento distintivo che determina le differenze tra le varie specie è il becco (che può essere usato anche come arma di difesa). Per la tipologia di quest’ultimo troviamo le seguenti specie:
- Ensifera ensifera conosciuto come colibrì spada che ha il becco lungo quasi quanto il corpo.
- Ramphomicron microrhinchum che ha un becco ricurvo ( come la specie Eutoxeres) lungo 5mm.
- La specie Avocettula Recurvirostris ha, invece il becco curvato verso l’alto.
Proprio la peculiarità del becco consente ad ogni specie di colibrì di andare a prelevare il nettare da specifici fiori che, a loro volta, hanno un tubo a forma di corona che, durante la fase dell’ impollinazione consente di adattarsi l’uno all’altro e viceversa.
Quali sono le altre sue caratteristiche? Alcuni si nutrono di insetti e devono mangiare tutto il giorno per avere la giusta dose di energia. Tuttavia a causa della pioggia, fenomeno atmosferico per il quale molti fiori si chiudono, la maggior parte dei colibrì si nutrono di meno e quando la pioggia risulta essere incessante, muoiono per mancanza di cibo. Durante la notte il colibrì si riposa e per risparmiare energia, aumenta il proprio metabolismo abbassando la temperatura corporea di circa 8/10 gradi. A proposito del suo volo, il colibrì, ha un battito d’ali molto veloce ed è l’unico che può andare anche indietro. L’uccellino dalle piume colorate vive in diverse zone, sia nel deserto che in zone fredde oltre alle foreste pluviali e diverse zone umide. Infine, per quanto riguarda la sua riproduzione, il colibrì produce in due giorni, due uova. Una volta nati, i piccoli vengono nutriti per circa 4 settimane dalla madre, almeno 140 volte, di nettare e insetti. Spesso i piccoli vengono lasciati incustoditi diventando facile preda di rapaci, gatti e serpenti.
Cosa ha rappresentato per gli antichi popoli? È un migratore ed è in grado di percorrere notevoli distanze e durante i suoi tragitti, altrettanti ostacoli, ragion per cui è considerato come il simbolo della perseveranza e del coraggio. Per le popolazioni americane, la storia narra che il Trohilidae incarnasse uno spirito in grado di aiutare le persone in difficoltà. Sempre per le civiltà americane, per il suo volo tanto veloce quanto aggressivo, rappresentasse l’incarnazione del Dio Sole e dei guerrieri morti in battaglia. Invece, il popolo azteco, per la forte venerazione nei confronti di questo uccellino, costruirono un tempio in suo onore. Ancora, per gli Hopi, poiché era in grado di far germogliare le piante, era, contestualmente capace di preservare l’umanità dalla fame. Inoltre, poiché è sempre alla ricerca del nettare, in passato auspicava che l’uomo riuscisse a vivere con leggerezza cogliendo solo le cose belle che la vita potesse offrire. Con un battito di ali che varia da 10/15 a 80/90 battiti al secondo e con un movimento delle ali che disegna il segno di infinito, invita ad accogliere il nuovo per il vecchio indicando un ciclo di vita eterno. Inoltre, le tradizioni narrano che se si arriva a sognare il colibrì o quest’ultimo “prova” una simpatia per un individuo, significa che è uno spirito guida che invita a dedicarsi alla coltura delle piante a scopo terapeutico. Non a caso, nei momenti di tristezza, si dice che l’uccellino dalle piume colorate ricorda che i desideri possono essere realizzati se si vive con coraggio e mantenendo uno spirito positivo.
Colibrì: caratteristiche e simbologie di un essere tanto piccolo quanto suggestivo per la bellezza dei suoi colori. Ammirare la natura è anche questo e conoscerla serve a preservarla.
L’immagine di copertina è stata realizzata dal fotografo Sandro Argenti.
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