Soffrire per una persona. Dimenticarla non è impossibile. Ricevere un rifiuto o chiudere un determinato rapporto, qualsiasi esso sia, con un’altra persona, fa parte del proprio ciclo di vita. Quando ciò accade, specialmente in amore e se il rifiuto avviene da una persona alla quale si è particolarmente legati, il suo allontanamento si trasforma come in un torto, considerato dalla “vittima” come ingiusto. Ed è in questo momento che l’atto del rifiuto, può trasformarsi in chi l’ha subito, in un dolore, forte tanto quanto è importante il legame ormai interrotto, creando una sofferenza che, in alcuni casi, diventa psicologica.
Ma cosa succede nella mente della persona che ha subito la fine del rapporto? Nell’individuo, cominciano ad affiorare i ricordi dei bei momenti trascorsi. Il NON poter rivivere questi attimi a causa dell’assenza dell’ex, porta l’individuo a pensare in continuazione a come sia stato il rapporto, cercando prima di tutto, le cause della rottura. I motivi possono essere tanti ma nel momento in cui non sussiste l’accettazione della fine del rapporto, i pensieri dell’individuo diventano ossessivi a tal punto da manifestarsi in rabbia e astio. Ciò accade perché la ”vittima”, si concentra sugli errori del proprio ex che, a volte possono essere causati da un poco interesse e da una certa superficialità nei sui confronti, aumentando in modo gravoso questo dolore. Possibilmente può anche succedere che il soggetto lasciato, tende a pensare anche che la colpa di tutto, sia solo sua, (anche se la fine di un rapporto dipende sempre e comunque da entrambi). Così facendo, nell’individuo lasciato, aumenta il senso di frustrazione, rendendo il vuoto creato dall’assenza dell’ex, incolmabile. Tuttavia, concentrarsi su questi pensieri, non fa bene perché tendenzialmente, si rimane legati al passato, senza riuscire a trovare il modo di dimenticare ciò che è stato.
Perchè non si riesce a dimenticare la persona che ti fa soffrire? Continuare a pensare alle cause che hanno portato alla rottura del rapporto, crea nell’inconscio dell’individuo un effetto chiamato “Zeigarnik” (nome preso dalla psicologa che ne ha studiato il fenomeno). Tale fenomeno, definito come effetto delle relazioni sospese, tende a focalizzare i pensieri dell’individuo in una condizione che lo porta a rimuginare sulle possibili colpe che ha avuto nella storia. Questo continuo pensiero, porta il soggetto ad immaginare di riuscire a riprendere i contatti con l’ex e stravolgere l’avvenimento dei fatti accaduti. In questo modo, i pensieri, tengono quel rapporto vivo, e allo stesso tempo, sospeso, perché si concentrano su ciò che il rapporto interrotto sarebbe potuto essere. Il perdurare di questi pensieri, causa nel soggetto una maggiore difficoltà ad accettare la fine di quella storia. Qualsiasi sia il motivo, la non accettazione, fomenta il senso dell’abbandono. Nella peggiore delle ipotesi, quando il soggetto è estremamente legato all’ex ed ha una dipendenza emotiva che risiede nel sentimento non più corrisposto, l’autostima del soggetto raggiunge una soglia così bassa che può generare ansia e depressione. In questi casi, è consigliato rivolgersi ad uno specialista.
Come è possibile dimenticare chi ha procurato la sofferenza? Questo processo non è impossibile ma richiede tempo e pazienza. Il principale errore del soggetto, è quello di concentrarsi sul dolore stesso che, a sua volta, provoca astio e rancore. Di conseguenza, il suo carnefice è ancora legato a lui. Per cominciare a dimenticare l’ex, il soggetto deve, per quanto difficile possa essere a:
- Accettare la fine del rapporto e perdonare l’ex. L’accettazione consente alla vittima che i ricordi siano meno invasivi e meno dolorosi, fino a riuscire a perdonare il proprio ex partner. Perdonare significa non dar peso più agli errori e al dolore, che ha causato in noi.
- Allontanare la speranza di un ritorno. Il fatto stesso di perdonare, da maggiore possibilità di non pensare al ritorno dell’ex ed offre la possibilità di pensare meno al dolore che ha provocato. Di conseguenza, il soggetto, ha la facoltà di non considerarsi più come vittima e può elaborare il proprio dolore, accettando i pensieri e le emozioni negative, imparando ad ascoltarli, fino a “curarli”, riuscendo piano piano a riprendere le redini della propria vita.
Soffrire per una persona. Dimenticarla non è impossibile. In conclusione, riuscire a dimenticare non è mai semplice. Richiede molto impegno e grande volontà. Tuttavia, esistono dei casi in cui si riesce a dimenticare il dolore ricevuto ma non la persona che lo ha inferto. Ciò può succedere nei casi in cui, nonostante sia avvenuta la rottura tra due persone, il loro legame perdura perché tra i due esiste l’alchimia, instaurando un’intesa ed una complicità che per diverse ragioni, ha portato alla rottura. Con molta probabilità, è solo questione di tempo, i due potrebbero incontrarsi nuovamente, definendo un nuovo legame. Ciò non significa alimentare una nuova speranza di un ritorno ma aver fatto pace con se stessi, e solo così si può essere in grado di amare il prossimo.
0 comments