Il frutto simbolo dell’estate: il cocco. Il cocco è il frutto della pianta “Cocos nucifera”, appartenente alla famiglia delle Arecaceae. Più comunemente è chiamato col termine “Noce di cocco” ed è il seme della suddetta pianta. Esistono due tipi di palme da cocco: quelle alte circa 40 m e le palme nane, le quali non superano i 12 m di altezza. Possono vivere anche per un secolo ed è una delle dieci piante più importanti per l’organismo umano. Questo arbusto è tipico delle zone dal clima caldo ed estivo e dal terreno sabbioso, trovando origine nelle zone tropicali indonesiane, con successiva diffusione nel pacifico. La diffusione in Europa è avvenuta nel periodo successivo a Cristoforo Colombo. Ma perchè Il frutto simbolo dell’estate risulta essere importante per l’uomo? La noce di cocco è il prodotto del quale vengono utilizzate sia le parti commestibili e non. Di queste ultime, vengono lavorate le foglie con le quali vengono costruiti dei prodotti utili al fabbisogno giornaliero, come ad esempio ceste, stuoie. Invece con il tronco, si costruiscono oggetti di vario tipo. I fiori del cocco vengono impiegati per la produzione di una bevanda alcolica tipica dei paesi tropicali. I benefici del cocco non si fermano qui, essendo tanto ricco di fibre, vitamine ( C, E e B3) e di minerali quanto particolarmente nutriente.
Proprio per la presenza di tali sostanze, il pastoso frutto viene utilizzato per i seguenti usi:
- Il cocco, contenendo l’acqua, per via della presenza dei minerali, ha effetti idratanti, consigliata per gli atleti poichè la sua assimilazione ne consente nuovamente la distribuzione dei minerali consumati mediante la sudorazione. Di conseguenza, ne riduce l’affaticamento, offrendo una nuova carica energetica, migliorando a sua volta la prestazione sportiva.
- Contenendo i “Trigliceridi a catena media”, il frutto estivo contribuisce ad un miglioramento del metabolismo, riducendone di conseguenza il desiderio di mangiare, favorendone il dimagrimento del peso corporeo ( con relative dosi da assumere consigliate dopo il consulto con un nutrizionista).
- Dalla polpa morbida della nota noce di cocco, si ricava un grasso saturo che è l’olio, biancastro nel colore. Essendo ricco di “Acido laurico” e ” Acido caprilico“, il cocco risulta essere un buon antinfiammatorio. Infatti è usato per la cura di ustioni, di ferite e rafforza il sistema immunitario, essendo utilizzato come antibatterico, antiparassitario e antivirale. Ancora, l’olio, viene utilizzato sia in cucina che nel campo della cosmetica. Nel primo caso viene adoperato nella frittura. Nella cosmesi, è usato per il trattamento ai capelli e alla pelle per le sue capacità reidratanti.
Attraverso la riduzione in briciole della polpa, si ottengono il latte e la panna. Questi, a loro volta vengono impiegati in cucina, nella preparazione di piatti dolci e salati. Questo liquido candido, dal dolce sapore, diluito con l’acqua, assume un aspetto lattescente, molto simile a quello vaccino. La panna, contenente il 17% di grassi, diluendo la polpa con meno acqua, assume un aspetto più denso. Per una giusta dose di assimilazione del frutto simbolo dell’estate, è consigliato rivolgersi agli esperti, evitandone il consumo da parte degli individui che possono risultare soggetti a possibili fastidi intestinali, essendo il cocco un alimento fibroso. Il frutto simbolo dell’estate: il cocco. Il frutto dall’aspetto resistente con un “cuore” morbido e prelibato per il palato ma delicato per l’organismo umano.
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