Comunicazione non verbale: parlare con i gesti. Gli individui interagiscono tra di loro attrverso la comunicazione. Anche il silenzio è una forma di comunicazione, che spesso viene “tradita” dalla quella non verbale, attraverso i gesti. Infatti, durante il dialogo e l’ascolto, la gestualità è in grado di fornire informazioni sullo stato emotivo dell’interlocutore. Può succedere ad esempio che nella fase di ascolto, per quanto si possa annuire con il cenno della testa o con lo sguardo, il semplice allontanarsi e cambiare posizione opposta a quella del nostro interlocutore, può indicare disapprovazione. Il dissenso, oltre che con la gestualità del corpo, per quanto non si voglia trasmetterlo, è facilmente espresso dall’interazione con gli oggetti che allontanandoli da se stessi, indica disapprovazione appunto o comunque senso di oppressione dell’argomento. Al contrario, avvicinare oggetti a sè, precedentemente toccati dall’altro interlocutore, indica approvazione e desiderio di toccare l’altro individuo, anche se la condizione in quel preciso momento, risulta sfavorevole. L’approvazione o la disapprovazione di un argomento viene evidenziata anche attraverso segnali emanati dal nostro corpo come ad esempio lo sfregamento delle mani, considerati come “oggetti esterni al nostro corpo”. Sfregare le mani indica la sensazione di poter vivere un’emozione alla quale si sta pensando che succederà di lì a poco. Ancora, lo strofinio delle mani è segno che il raggiungimento di un obiettivo con relativo premio o appagamento personale è molto vicino. I gesti, nel loro linguaggio silenzioso, comunicano esprimendo emozioni che a volte è difficile esternare con il linguaggio verbale.
Le azioni del corpo, pertanto rientrano nella sfera definita “Gesti manipolatori”, poichè fanno presupporre all’ altro interlocutore l’alterazione del loro pensiero non espresso. Nonostante la comunicazione verbale e non verbale siano controllabili, questi ultimi si distinguono in gesti volontari e non volontari. Tra i gesti volontari, vi sono quelli “Acquisiti” che sono appresi e riprodotti attraverso l’osservazione, contestualmente definiti come “coscienti”, dal significato preciso e fatti con la volontà di sottolineare un preciso concetto. Tuttavia, nel linguaggio non verbale, sono comunemente usati anche i gesti definiti “involontari e inconsci”, acquisiti e riprodotti senza controllo, dal significato diverso che può risultare anche contraddittorio o opposto. Ad esempio, comunemente succede di grattarsi, dove il prurito formatosi a causa di reazioni chimiche scaturite dal sistema nervoso, è un gesto involontario per scaricare la tensione accumulata durante la conversazione. Il gesto non verbale, quindi è l’espressione di un’emozione che la parola non vuole trasmettere “tradita” dal gesto involontario. E’ da sottolineare comunque, che la comunicazione non verbale, non comunica solo ciò che la parola non dice ma in taluni casi, la gestualità sottolinea un concetto fortemente espresso dalla comunicazione verbale.
Attenti studi, confermano che alcuni gesti possono ingannare se osservati singolarmente, oltre al fatto che un solo gesto possa avere più di un significato. Grattarsi l’orecchio è l’esempio calzante dal doppio senso, poichè inconsciamente può tramettere sia ansia, disinteresse, interesse e piacere, “valicando” in quest’ultimo caso la porta del desiderio più intimo. Per interpretare i gesti e per capirne il loro significato, è opportuno non fermarsi solo al singolo gesto ma all’interazione di essi stessi. Pertanto i gesti comunicano più delle parole stesse. Tutto il corpo comunica attraverso la semplice postura e/o tramite le azioni involontarie riprodotte da esso stesso attraverso la vis mimica facciale e l’uso delle mani, le quali interagendo col mondo esterno, comunicano le emozioni scaturite dall’approccio verso altri individui. Comunicazione non verbale: parlare con i gesti. La forma di relazione tra due persone che innocentemente esprime ciò che non si vuole comunicare.
Complimenti per la chiarezza esplicita di questo trattato. Secondo me questo è un argomento da approfondire perchè tratta di quello che la società necessita. Bene Mulone le auguro un buon lavoro.
Buona sera. La ringrazio infinitamente per aver il suo commento.