Successo per Doniamoci con un click 2020 (VIDEO)

Successo per Doniamoci con un click 2020 (VIDEO) tenutosi presso i locali dell’Associazione culturale Cineworldcorporation della suddetta cittadina. All’inaugurazione del progetto, avvenuta l’11/01/2020, l’amministrazione comunale è stata rappresentata dagli assessori Antonio Giardina e Angelo Cuva, che con grande entusiasmo hanno accolto questo nuovo progetto socio-culturale dell’Associazione culturale Cineworldcorporation. Infatti, “Doniamoci con un click 2020″, ideato dal presidente Livio Facciponte, è stato creato con lo scopo di reintegrare al mondo della tecnologia, gli over 65 attraverso la comunicazione espressa sotto forma di fotografia. Realizzare un progetto culturale che correli contemporaneamente la valorizzazione del territorio ai temi sociali attraverso il magico linguaggio della fotografia, è una grande sfida che alimenta la mission della Cineworld che da anni promuove progetti sullo sviluppo del territorio siculo

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La relatrice del progetto, che gestirà l’organizzazione logistica del programma, è stata Concetta Monteleone. Durante la riunione è stato presentato ai partecipanti l’Art Director, ruolo ricoperto dal Vice Presidente Gaetano Ricotta. La figura del Tecnichal Director è ricoperta da Carmelo Mulone che con l’ausilio del conduttore Rino Bancheri coordinerà il back stage. I protagonisti del progetto sono 18 over 65 della città di Canicattì e 10 i fotografi provenienti dall’interland.

Successo per Doniamoci con un click 2020 (VIDEO)
Da sinistra la Prof.ssa Rosaria Alletto e Alfio Abbodino.

Cosa è stato presentato durante i primi due incontri? Nella conferenza stampa che si è tenuta sabato 11/01/2020 presso i locali della Cinewrold, è stato dato il benvenuto a tutti i partecipanti, i quali ad uno ad uno, hanno effettuato una piccola presentazione. Nel secondo incontro del 12/11/2020, gli over 65 hanno raccontato le loro storie ai fotografi. 18 storie per 18 personaggi. Sulla base della narrazione di questi tratti storici della città di Canicattì, le storie verranno riportate dai fotoamatori con l’elaborazione delle loro fotografie, ricreando dei veri e propri set fotografici. Con il materiale reperito, successivamente sarà realizzata la rivista fotografica con la relativa distribuzione alla città e in contemporanea sarà lanciato lo speciale video. “Doniamoci con un click 2020” apre l’anno sociale del gruppo di cineasti della Cineworld, in continua attività verso un percorso sullo sviluppo del territorio. Adesso non resta che augurare buon lavoro a tutti i protagonisti di questa nuova avventura marchiata Cineworld. Prossimamente vi terremo aggiornati sugli sviluppi di “Doniamoci con un click 2020”.

Nell’immagine di copertina, partendo da sinistra sono presenti gli assessori Antonio Giardina e Angelo cuva e il presidente della Cineworldcorporation Livio Facciponte. Successo per Doniamoci con un click 2020 (VIDEO). DI SEGUITO POTETE VEDERE LO SPECIALE CREATO PER L’OCCASIONE. BUONA VISIONE.

Inizia Doniamoci con un click 2020: Canicattì diverrà un set fotografico

Inizia Doniamoci con un click 2020: Canicattì diverrà un set fotografico ricco di nuovi momenti culturali per l’intera comunità. Il progetto è stato realizzato dal presidente dell’Associazione Cineworld Livio Facciponte, per volere del vice presidente Gaetano Ricotta che sarà il direttore artistico del progetto. E’ un percorso molto innovativo e articolato all’insegna della tecnologia fotografica, poichè, sarà coinvolta un’equipe di 10 fotografi professionisti alle prese con dei soggetti poco usuali nel mondo fotografico, ma di estrema importanza per la storia di ogni territorio. “Doniamoci con un click” è una miscela di racconti fotografici che uniscono il passato col futuro, infatti, lo scopo culturale di questa nuova missione è quella di rendere protagonisti 20 personaggi del territorio che abbiano minimo 65 anni ed una storia da raccontare. 

Inizia Doniamoci con un click 2020: Canicattì diverrà un set fotografico
La copertina ufficiale del progetto

Come sarà articolato il progetto? Il percorso si svilupperà in 6 incontri. Ogni personaggio scriverà una storia che verrà trasformata in una sequenza fotografica e successivamente verrà realizzata dal fotografo a cui sarà affidata. Ogni fotografo costruirà un set fotografico con le caratteristiche scenografiche idonee alla storia che dovrà raccontare, avendo come protagonisti l’autore stesso della storia scritta. Durante le fasi di scatto, sarà realizzato un backstage video che permetterà alla città di assistere alla diretta deli lavori in corso. Non appena sarà finita la produzione del materiale fotografico, verrà realizzata una rivista illustrativa che sarà distribuita a tutta la città di Canicattì. Il lancio della rivista e la pubblicazione di tutto il materiale fotografico si svolgerà il 23/03/2020 presso il Centro Culturale San Domenico, in cui verrà invitata a partecipare l’intera comunità e verranno premiati gli over 65 e i fotografi. 

Da chi sarà composto lo staff? Il coordinatore progettuale e tecnico grafico, sarà Livio Facciponte, il direttore tecnico sarà Carmelo Mulone  che coordinerà le fasi di scatto dei fotografi e il servizio stampa. Il direttore artistico invece sarà Gaetano Ricotta. La relatrice Concetta Monteleone gestirà la scrittura delle storie degli over 65. Lillo Locastello assisterà i fotografi nelle scelte delle scenografie. Salvatore Caico si occuperà della realizzazione delle riprese del backstage. 

Inizia Doniamoci con un click 2020: Canicattì diverrà un set fotografico

Da chi sarà condotto il live del backstage video? Il ruolo dell’inviato speciale sarà ricoperto da Rino Bancheri, che con la sua ironia e il suo modo di fare, espansivo ed elegante, ci trasporterà all’interno dei set fotografici, facendoci assistere a tutte le fasi di scatto. Rino Bancheri, molto attivo sui social, ha da sempre ricoperto ruoli centrali nel mondo della comunicazione che spazia dalla satira alla cronaca. L’imprevedibilità è la principale caratteristica del personaggio che gli permette, continuamente, di riuscire ad entrare nelle simpatie di chi lo ascolta.  

Inizia Doniamoci con un click 2020: Canicattì diverrà un set fotografico
Rino Bancheri

Chi saranno i personaggi che diventeranno i protagonisti del progetto? Il poliedrico Vincenzo Asaro, l’antico macellaio Diego La Valle, lo spirito libero Enzo Mongitore, il decoratore Gioachino Casucci, il pensionato Luigi La Morella, la signora Vincenza Di Naro, il cavaliere Giuseppe Tardino, l’attore Antonio Sanfilippo, il professore  Salvatore Gruttadauria, dall’accademia teatrale di Canicattì Antonio Curto, il presidente del Gad Salvatore Castellano, la professoressa Rosalba Fiduccia, la signora Giovanna Salamone, la professoressa Rosaria Alletto, il commerciante Calogero La Greca, lo scrittore Salvatore la Valle, il sig. Vincenzo Pansica, il sig. Ignazio Giglia.

Chi saranno i fotografi del progetto? Marika Ferlisi, Giuseppe Lo Brutto, Alfio Abbodino di Canicattì; Francesca Lo Destro, Luisiana Conti, Emilia Lupo, Daniela Palermo di Palma di Montechiaro; Cristiano Agozzino e Claudio Piraneo di Agrigento.

Inizia Doniamoci con un click 2020: Canicattì diverrà un set fotografico
Da sinistra l’assessore Angelo Cuva, l’assessore Antonio Giardina, il sindaco Ettore Di Ventura, Gaetano Ricotta, Livio Facciponte e Carmelo Mulone.

La collaborazione con l’amministrazione di Canicattì: Doniamoci con un click è il nuovo progetto socio-culturale che è stato approvato personalmente dal sindaco Ettore Di Ventura e dagli assessori Antonio Giardina e Angelo Cuva, poichè offre la possibilità di poter narrare attraverso il linguaggio della fotografia, la divulgazione delle tradizioni locali, permettendo al pubblico degli over 65 di interagire con le nuove forme di comunicazione digitale. Il progetto fa parte di una programmazione innovativa che porta i cittadini ad essere protagonisti della valorizzazione della storia e delle tradizioni del proprio territorio. Il materiale che verrà prodotto durante questo progetto diventerà patrimonio della città e verrà distribuito in tutte le parti, comprese le scuole. Adesso vedremo cosa succederà e vi terremo informati su tutte le news inerenti al progetto. Inizia Doniamoci con un click 2020: Canicattì diverrà un set fotografico

Come fotografare con tempi di esposizione lunghi?

Come fotografare con tempi di esposizione lunghi? Fotograficamente parlando, il tempo di esposizione (o tempo di scatto) è il tempo durante il quale l’otturatore della reflex rimane aperto, consentendo alla luce di raggiungere il sensore. In questo modo, il sensore capta l’intera inquadratura in un’unica immagine. D’altro canto, i tempi di scatto, possono essere a breve e a lunga esposizione. In quest’ultimo caso, utilizzare tempi lunghi, consente di riuscire a realizzare fotografie con effetti molto suggestivi, “fluidificando” il movimento invece di congelarlo. Tecnicamente, come si fotografa con tempi di esposizione lunghi? In pratica, occorre invertire il processo attraverso il quale si desidera avere foto nitide, per i quali il tempo di scatto è breve, utile per congelare il movimento. Invece, se si fotografa con tempi di scatto lunghi, il movimento diventa morbido, come se fosse vellutato, rendendo l’immagine astratta. Quindi, con questa tecnica è possibile ricreare degli effetti suggestivi, prevalentemente da riproporre nella fotografia paesaggistica e nello street photograpy. Il tempo di scatto lungo, altresì, può essere usato sia nella foto diurna che in quella notturna. Ma nello specifico, come si applica il tempo di esposizione lungo? Prima di tutto, occorre calcolare le condizioni meteo, sopra tutto se si vuole applicare un tempo lungo di esposizione nella fotografia paesaggistica o nello street. Pertanto, trattandosi di fotografia all’aperto, le ore migliori per scattare sono al mattino, all’alba e mezz’ora prima del tramonto per via degli effetti particolari che la luce può assumere e per contrastare la sovraesposizione del soggetto che può crearsi. In contro luce è sconsigliato scattare in quanto la luce del sole, potrebbe lasciare una fastidiosa luce bianca. Ovviamente, la foto con la lunga esposizione varia dal soggetto che si desidera fotografare. In ogni caso occorre impostare tempi di scatto da 1/30s a salire. In questo lasso di tempo, per evitare il micromosso, bisogna tenere ferma la reflex, con l’ausilio di un treppiede o monopiede. Per questo tipo di scatto, può essere utile l’uso dello scatto remoto (più comunemente scatto a distanza). Come diaframma, occorre chiuderlo tra f/16 e f/22 perchè fotografare con un tempo di scatto lungo, comporta di ottenere più luce possibile. Ovviamente il valore dell’ISO sarà compreso tra 100 e 200. Così facendo, si ottiene una migliore profondità di campo ma in questo caso, ciò che interessa è l’effetto che si crea. Se si decide comunque di scattare all’aperto, in orari di luce forte in cui l’ingresso della luce è troppo, un valido aiuto è il filtro ND (o filtro a densità neutra) che avvitandolo sull’obiettivo, riduce l’ingresso della luce. In questo modo è più facile scattare con qualsiasi tempo di esposizione, senza cambiare l’impostazione del diaframma. Poichè i tempi a lunga esposizione possono andare abbondantemente oltre i 30s, sulla propria reflex, si trova la modalità Bulb. Con questa modalità, la fotocamera apre la tendina dell’otturatore nel momento in cui si preme il pulsante di scatto, richiudendola nel momento in cui il pulsante viene rilasciato, dando al fotografo, il completo controllo del tempo di scatto. Che tipo di effetti si possono effettuare con i tempi di esposizione lunga?

  1. Effetto seta da applicare sul mare, fiumi, torrenti e cascate ma anche nuvole e fumo.
  2. Light trails o sentieri di luce da ricreare con le scie dei fari delle automobili di notte.
  3. Light Painting o dipingere con la luce, con il quale è possibile ricreare immagini irreali.
  4. Star Trail che è una tecnica da applicare nell’astrofotografia per fotografare le stelle.

Come fotografare con tempi di esposizione lunghi? In conclusione, effettuare fotografie con lunghi tempi di esposizione, significa sperimentare nuovi effetti fotografici, affinando la propria tecnica, proponendo fotografie con giochi di luce ed effetti ottici vellutati, dando all’immagine un effetto astratto. 

L’immagine di copertina è stata da Lefteris Arslanoglou. 

 

Smartphone: Meglio o peggio della droga?

Smartphone: Meglio o peggio della droga? Un uso eccessivo e sregolato del telefono cellulare, può essere deleterio in quanto spesso e volentieri, il “mezzo telematico” non è più solo uno strumento per comunicare ma crea una connessione unica e sola con un oggetto inanimato, provocando una vera e propria dipendenza. Questo può succedere poichè al telefono cellulare si tende ad attribuire un’importanza tale da estraniarsi dal mondo circostante. Sempre più sono gli individui, senza limiti di età, a vivere questo rapporto univoco con il proprio cellulare, sostituendo sempre più il contatto umano.

Quante volte capita di uscire e di vedere più persone intente più a connettersi che a dialogare? Da alcune statistiche effettuate su larga scala, si evince che il fenomeno è in netta crescita, individuando una sorta di panico nel caso in cui il cellulare non sia utilizzabile per un certo periodo di tempo. Contestualmente, sempre da questi studi, si evince anche una percentuale di utenti che si rendono conto che, il cellulare possa essere un elemento dannoso se usato più del dovuto. In base a ciò, per una maggiore tutela per gli utilizzatori, occorre evidenziare gli aspetti nocivi del suo impiego esagerato. Tecnicamente, la dipendenza da cellulare viene indicata con il termine Nomofobia o “Fear Of Missing Out” tradotto in “Fobia di essere tagliati fuori“.

Ma come si può capire di essere affetti dalla dipendenza del cellulare? I sintomi sono riconducibili al legame spasmodico della connessione con le varie applicazioni che si trovano nel cellulare, ovvero:

  1. Controllo eccessivo delle notifiche, delle chat, o dei social network.
  2. Perdita delle informazioni delle notifiche ricevute.
  3. Atteggiamenti compulsivi.
  4. Agitazione, ansia, nervosismo nel caso in cui non si è connessi.
  5. Disturbi del sonno.

Usare il cellulare crea dipendenza? Ciò comporta un’alienazione dal mondo reale preferendo l’interazione con un mondo parallelo privo di reciprocità e di sentimenti ma pieno di profonda solitudine, che può concludersi con casi di depressione e ansia. Tale status di vita, prende il nome di “Phubbing”. Questo sintomo, a sua volta, deriva dalla coniazione dei termini phone (celluare) e snubbing (ignorare), per cui Phubbing. Ciò, si traduce nella propensione a trascurare qualsiasi tipo di rapporto sociale, sostituiti dal controllo compulsivo dei social network. Da uno studio avvenuto nel 2008, si è dedotto che la dipendenza da telefonino, è dovuta da una vera e propria fobia di essere esclusi e da una perdita di autocontrollo. La perdita dell’autocontrollo risiede nel fatto del controllo assillante sul telefono, con la speranza di non trascurare nessuna notifica del mondo virtuale. Paradossalmente, questo assiduo controllo effettuato sui social e derivati, fa parte dell’era tecnologica ma è pur vero che altera e sostituisce, danneggiando inesorabilmente la sfera affettiva. Questo perchè, dalla paura di restare esclusi dal mondo, si rischia la solitudine, preferendo il virtuale al reale. Di fatti, oggi è molto comune, considerandolo come normale, vedere una coppia o due semplici amici, più in simbiosi con il proprio cellulare che con l’altro individuo. 

In ultima analisi, la realtà virtuale rischia non solo di distruggere il rapporto umano, fatto di sentimenti ed emozioni ma contestualmente nasconde la bellezza di poter incrociare lo sguardo dell’altro interlocutore, oltre che celare l’incanto dell’ascolto. Similmente, la dipendenza del telefonino, sminuisce l’affettuosità e la privacy della propria persona, nel momento in cui si decide di condividerla anche attraverso i social. Inconsciamente, la condivisione di qualsiasi stato emotivo, avviene più che altro, per ricevere approvazione di ciò che emotivamente sia accaduto. In conclusione, se pur è vero che il cellulare sia oggi indispensabile, nel momento in cui si ci rende conto che il rapporto con questo mezzo di comunicazione cominci ad essere lesivo, è consigliato di pensare come e perchè l’uso eccessivo del cellulare possa alterare la propria realtà, evitando l’inizio di una vita virtuale dalla quale si rischia il non ritorno. Preso atto di ciò, è consigliato di ridimensionarne l’uso, soprattutto in presenza di altre persone, dando loro più importanza. E se avete qualcosa da dire e da condividere con qualcuno, alzate la cornetta, chiamate e chiedete un incontro per parlare a tu per tu. A voi la scelta.

Doniamoci con un click 2020: Il nuovo progetto della Cineworld

Doniamoci con un click 2020: Il nuovo progetto della Cineworld è stato presentato con la collaborazione dell’amministrazione comunale di Canicattì. Il progetto è stato abbracciato personalmente dal sindaco Ettore Di Ventura e dagli assessori Antonio Giardina e Angelo Cuva. Lo scopo del suddetto progetto è quello di reintegrare al mondo della tecnologia gli over 65, utilizzando il linguaggio della fotografia. In questo contesto, le voci narranti, saranno i protagonisti di un vero e proprio workshop fotografico, realizzato da un team di fotografi. Gli over 65 dovranno presentare delle storie basate sui mestieri e sulle tradizioni locali, oggi in via di estinzione. Questi “episodi storici”, serviranno da base per la realizzazione dei set fotografici. La chiave del progetto “Doniamoci con un click 2020” è la realizzazione della rivista fotografica con la relativa distribuzione alla Città di Canicattì, valorizzandone il territorio attraverso il racconto delle tradizioni locali.

CLICCA SULL’IMMAGINE ED ESPLORA IL PROGETTO

Da chi sarà composto lo staff? La figura del direttore artistico sarà ricoperta dal vice presidente della Cineworldcorporation , Gaetano Ricotta che guiderà le voci narranti durante questo percorso. Il direttore amministrativo sarà il presidente Livio Facciponte, che con il segretario Salvatore Caico cureranno la parte burocratica. Il direttore tecnico troverà le sue vesti nella figura di Carmelo Mulone che seguirà la parte esecutiva. La relatrice sarà Concetta Monteleone che gestirà l’organizzazione logistica.

A chi è proposto Doniamoci con un click 2020? I soggetti fotografici saranno coloro i quali abbiano un’età di 65 anni o superiore e potranno presentare la propria candidatura al progetto dal 16/12/2019. A loro volta, i partecipanti saranno provinati e tra questi, saranno scelti un numero massimo di 20 candidati, di cui 10 uomini e 10 donne. I fotografi che vorranno partecipare dovranno essere fotografi per professione o per passione e per presentare la propria candidatura, dovranno avere una preparazione medio-alta sia delle conoscenze fotografiche che della post-produzione. Altresì, dovranno mostrare un portfolio fotografico contenenti un numero massimo di 5 cinque fotografie nel campo della ritrattistica e dello street photography.  Dal casting, verranno selezionati un numero massimo di 10 fotoamatori. Anche in questo caso la candidatura sarà aperta a partire dal giorno 16/12/2019 ed è proposta a i fotoamatori di tutta la Sicilia. Le relative candidature saranno a titolo gratuito. Per i selezionati, invece sarà prevista una quota di euro 20 per il tesseramento.

Doniamoci con un click 2020: Il nuovo progetto della Cineworld
Da sinistra, Gaetano Ricotta, Ettore Di Ventura, Antonio Giardina, Angelo Cuva e Carmelo Mulone

Come sarà articolato il progetto fotografico “Doniamoci con un click”? Giorno 11/01/2020, verrà ufficialmente presentato il contest con la presentazione dei candidati, illustrando il programma. Giorno 12/11/2019 saranno presi in considerazione le informazioni storiche presentate dai protagonisti, scegliendo la progettazione del programma fotografico.  Il 16/11/2019 verranno consegnati i progetti fotografici. La sessione di scatti verrà articolata nei giorni 18/19/01/2020. Alla fine dello shooting fotografico, il materiale realizzato dovrà essere consegnato allo staff della Cineworld. Il gran finale di “Doniamoci con un click” si terrà nella giornata del 22/03/2020, che avrà luogo presso il Centro Culturale di San Domenico, con la presentazione della rivista realizzata con il materiale fotografico presentato e la consegna degli attestati di partecipazione ai partecipanti.

Doniamoci con un click 2020: Il nuovo progetto della Cineworld
La locandina ufficiale dell’evento

Doniamoci con un click 2020, è il nuovo progetto realizzato dall’associazione culturale Cineworldcorporation, che continua la sua missione sulla valorizzazione del territorio. Realizzare un progetto che correli lo sviluppo del territorio ai temi sociali è un ulteriore traguardo prefissato ed oggi, con l’esperienza acquisita in tal senso, riuscire a realizzare un progetto simile, con l’ausilio del linguaggio della fotografia, è un grande traguardo. Il gruppo affiatato, guidato dal presidente Livio Facciponte, ancora una volta si mette in gioco. Comunicazione e temi sociali sono gli elementi che oggi consentono di guardare al futuro ma con un occhio al passato. Non resta che aspettare le prossime news di questo nuovo progetto fotografico. Doniamoci con un click 2020: Il nuovo progetto della Cineworld, sotto potrete vedere la locandina ufficiale dell’evento.

Giochi di foto: l’effetto Rembrandt

Giochi di foto: l’effetto Rembrandt è una tecnica di illuminazione che prende nome dall’omonimo pittore olandese che più volte ha usato nella realizzazione dei suoi ritratti. Malgrado la luce nella fotografia abbia il compito di rendere più luminoso il soggetto, l’effetto Rembrandt si basa su uno sfondo chiaroscuro caratterizzato dal contrasto di luci ed ombre. E’ una tecnica riprodotta nel Ritratto in studio e nello Still Life. Attraverso questa tecnica, i fotografi ottengono nell’immagine una profondità illusoria, creando un effetto tridimensionale in quanto la reflex riproduce un effetto bidimensionale della realtà. L’effetto che il chiaroscuro genera serve a dare più o meno carattere allo scatto, riuscendo a definire anche le forme o creare forme suggestive. Ma come si ottiene la luce di Rembrandt? L’effetto si ottiene in base alla posizione del viso del soggetto rispetto alla luce, creando un triangolo di luce sotto l’occhio del soggetto stesso. Affinchè ciò avvenga, la faccia deve essere posizionata in modo tale che una parte del suo viso sia illuminata e l’altra sia in penombra. Di contro, la luce deve calare sul volto del soggetto, illuminandone una parte, dall’alto verso il basso, con un’angolazione di 45° rispetto all’asse del punto di messa a fuoco della reflex. Più la luce è lontana dal soggetto e più l’ombra risulterà dura e vice versa. Generalmente, per una migliore resa dell’effetto Rembrandt, il triangolo di luce deve essere creato sotto l’occhio più lontano, illuminando al meglio la parte interessata. Nella parte meno illuminata del volto, si ha l’ombra proiettata del naso ed un triangolo di luce sotto l’occhio. In questa forma geometrica, la luce si affievolisce sulla guancia, diventando un’ombra su di essa. 

Giochi di foto: l'effetto Rembrandt
Foto di Roberto Ceccaroni.

Tuttavia, il fotografo può scegliere di puntare la fonte di luce sia sull’occhio più vicino sia su quello più lontano. In entrambi i casi, la base del triangolo che si trova sotto l’occhio, non deve superare la larghezza di questo. Invece l’altezza non deve superare la lunghezza del naso. Tutt’al più, può succedere che si possano creare le ombre sotto gli occhi. In questi casi, basta allontanare la fonte di luce dal soggetto e l’ombra si attenua. E’ da specificare che la riproduzione di questa tecnica può avvenire sia con la luce naturale che con quella artificiale. Con il flash, è possibile riprodurre “giochi di foto” tramite un ombrello bianco o un softbox. Qualsiasi sia la posizione della fonte di luce, è possibile variare la tridimensionalità che si vuole riproporre. In conclusione l’effetto Rembrandt è un gioco di luci ed ombre che l’illuminazione crea in base agli angoli da cui parte la fonte di luce. E’ una tecnica che permette ai fotoamatori di realizzare immagini di effetto, migliorando con la pratica e l’estro, la propria tecnica.

Giochi di foto: l'effetto Rembrandt
Immagine di copertina realizzata da Aitor Hidalgo.

Gaetano Ricotta e la teoria della rana bollita

Gaetano Ricotta e la teoria della rana bollita che significa? Questo principio è stato inventato dal filosofo americano Noam Chomsky per descrivere le società che accettano, loro malgrado la scomparsa dei valori, il degrado, subendo le avversità della vita moderna. A dire il vero non si può dimostrare questo principio su basi scientifiche ma lo possiamo prendere come riferimento per spiegare taluni comportamenti. Perchè la rana bollita? Questo principio serve a spiegare come l’uomo ha la capacità di adattarsi al corso della vita, adagiandosi nel suo quotidiano tralasciandone la qualità.

Adesso andiamo a spiegare quello che ci racconta Gaetano Ricotta e la teoria della rana bollita :

Immaginiamo un pentolone pieno d’acqua fredda nel quale nuota tranquillamente una rana. Accendiamo il fornello e l’acqua comincia a riscaldarsi. L’acqua diventa tiepida e la nostra rana trova abbastanza gradevole il tepore. L’acqua, riscaldandosi ancora di più, comincia a dare fastidio avviando un processo di indebolimento fino a quando la rana non reagisce più alla caloria, morendo. Se la rana fosse entrata quando l’acqua era calda, con un salto sarebbe balzata fuori dal pentolone. Questa è la metafora della vita. Ciò significa che adattarsi non è sempre la scelta migliore da fare ma è la peggiore. Questa teoria la possiamo attribuire a tante situazioni che la nostra vita ci impone e spesso le nostre zone comfort  sono quelle che deteriorano la qualità della vita stessa. Il mondo è nelle mani di coloro che hanno il coraggio di sognare e di correre il rischio di vivere i propri sogni” Paulo Coelho

Ci sono tante situazioni in cui per esempio in una relazione familiare ci si annichilisce con la routine della vita quotidiana, e molto spesso anteponiamo i nostri bisogni al benessere della famiglia stessa tralasciando tutte le nostre necessità. Proprio come ha fatto la rana abituandosi al calore crescente fino a scoppiare. Cosa bisogna fare per evitare di morire come la rana? Semplicemente cambiando il nostro modo di pensare e di agire.

Adesso osservate la vostra situazione come se la dovreste guardare dall’ esterno. Siete in grado di capire se il fuoco lento non stia cuocendo pure voi e quello che la psicologia definisce “stress dormiente” che corrode lentamente la vostra psiche, non vi porti all’auto-distruzione? 

A questa domanda si risponde con la parola cambiamento. Bisogna prendere la vita nelle proprie mani, uscire dalla zona comfort accettando la sfida cambiando rotta per non aspettare che l’acqua diventi troppo calda. Viviamo in una società dove la manipolazione di massa  è arrivata ormai al culmine. L’esempio fulgente sono i mass media e i social network che hanno preso il sopravvento propinandoci messaggi subliminali che il nostro inconscio acquisisce inconsapevolmente. Provate a comprare un prodotto e magicamente vi troverete in mano quello che maggiormente è pubblicizzato. Bisogna lanciarsi riprendendo in mano la nostra vita cercando di non farci condizionare da questi elementi esterni combattendo la manipolazione prima che sia troppo tardi. Il percorso è tortuoso, basta poltrire, camminate piuttosto, perchè non siete più abituati a farlo. Questo è il primo piccolo cambiamento, il non accettare più passivamente la noia, la pigrizia, questo è il primo passo verso l’autostima, e sarà la vostra determinazione a cambiare il tutto, se non volete finire nel calderone della rana bollita. 

Questo articolo è stato scritto da Gaetano Ricotta e redatto da Carmelo Mulone.

Fotografo 2019: Standing ovation per la rivista di Palma di Montechiaro

Fotografo 2019: Standing ovation per la rivista di Palma di Montechiaro durante la serata conclusiva di sabato 16/11/2019, tenutasi al Palazzo Comunale, chiamato anche Palazzo degli Scolopi. Un’altro prodotto marchiato Cineworldcorporation ha segnato una vera e propria storia per il territorio siciliano, non a caso è stato ripetuto per ben 6 edizioni. Questo progetto è stato creato e diretto dal presidente Livio Facciponte con la direzione tecnica del fotografo Carmelo Mulone che è anche stato assistente del docente Francesco Signorino. Per la prima volta, Francesco Signorino, nonostante sia stato fiancheggiato dagli assistenti Emilia Lupo e Claudio Piraneo, (che per la serata conclusiva ha curato il backstage), ha guidato la classe come docente unico, accettando una sfida molto complessa. Portare i corsisti a fotografare e a creare un prodotto molto complesso, come l’impaginazione di una rivista, costituisce un’impresa inusuale poichè generalmente non si realizza all’interno dello stesso master. Quello che conta è il fatto che ci siano riusciti, portando la rivista alla pubblicazione e mettendola nelle mani della città a cui è stata dedicata, Palma di Montechiaro.

Partendo da sinistra, Aldo Cammalleri, Giuseppe D’orsi, Livio Facciponte e Gaetano Ricotta.

Nel corso  dell’evento, sono accorsi tanti spettatori. A rappresentare le autorità comunali è stato l’Assessore Giuseppe D’orsi. D’Orsi ha lottato parecchio per avere questo progetto nella sua città, perchè ha fiutato il valore culturale della rivista e la professionalità del team della Cineworldcorporation. La serata, è stata moderata dal relatore Salvatore Caico con la collaborazione della relatrice del  progetto, Concetta Monteleone. Gaetano Ricotta ha eseguito una breve kermesse, in cui mediante un monologo, ha interpretato Don Fabrizio Salina del romanzo Il Gattopardo. Tutte le opere dei corsisti, comprese lo stile dell’impaginazione, sono state recensite dal Prof. Aldo Cammalleri che ha cercato di dare una chiave di lettura a tutte le realizzazioni fotografiche e digitali. Ogni fotografo ha fornito al pubblico la propria chiave di lettura, presentando il proprio lavoro con la conseguente spiegazione della scelta dello stile. I fotografi che hanno preso parte al master sono stati: Francesca Lo Destro, Luisiana Conti, Diego Lo Verme, Fatima Sciarrotta, Davide Iacono, Alessandro Strazzanti, Daniela Palermo, Jessica Cacciato, Cristiano Agozzino e Sandra Ficarra.

Partendo da sinistra, Francesco Signorino, Aldo Cammalleri, Giuseppe D’orsi, Livio Facciponte e Gaetano Ricotta.

A che scopo è stata creata questa rivista? Cosa contiene? La rivista è stata creata per raccontare al mondo le bellezze etiche ed architettoniche della città di Palma di Montechiaro. Essa è stata creata, anche, per dare una guida ai turisti che vanno a visitare la città, indicando loro i punti cardine da visitare con le loro storie più intime e segrete. Parlando di turismo, fondamentale per la raccolta del materiale è stato l’intervento del presidente della Proloco Salvatore Costanzino, che ha seguito lo staff in tutte le escursioni storiche e nel reperimento dei dati cronologici della città. I punti salienti sono stati i 5 workshop che hanno affrontato gli allievi al fine di imparare a fotografare. Il primo workshop è stato realizzato sullo Still Life, che è servito a illustrare gli oggetti tipici della manifattura siciliana, il tutto grazie alla gentile concessione delle opere dell’Atelier Terranova Collezioni D’arredo del Sig. Luigi Terranova di Canicattì. Il secondo workshop è stato realizzato sulla fotografia paesaggistica, avente come scenario il Castello Chiaramontano, evidenziando le informazioni della location. Il terzo workshop, è stato un vero e proprio salto nel passato con la ricostruzione di una scena del film ” Il Gattopardo” ad opera dei fratelli Lillo Locastello e Giovanni Locastello. Il quarto workshop, ideato dalla Make Up Artist Gaia Lo Celso, ha avuto come tema il glamour, per raccontare in modo provocatorio il movimento del Femminismo. Il quinto ed ultimo workshop, realizzato dallo Stylist Alfio Abbodino, ambientato tra le vie della città, ha trattato della moda ed è stato il mezzo di comunicazione per raccontate l’evoluzione della della donna, dall’ottocento ad oggi. La figura della donna, nella sua evoluzione storica, è stata interpretata dalla modella Alessia Guttadauro La Blasca, che ha preso parte anche lei alla conferenza finale, presentando la sua esperienza dal punto di vista di chì viene fotografato.

Da sinistra, Gaetano Ricotta, Giuseppe D’orsi, Francesco Signorino, Aldo Cammalleri e Livio Facciponte.

La serata si è conclusa con la consegna degli attestati ai corsisti e con la libera distribuzione della rivista ai palmesi che hanno preso parte all’evento. La rivista rimarrà per sempre nella storia e negli archivi della città di Palma di Montechiaro, aggiungendosi alla storia documentativa della città, ricordando per sempre a tutti i lettori questa grande esperienza. Il suddetto master è stato realizzato in onore del giovane aspirante modello marocchino Zakaria El Kerraoui, prematuramente scomparso nel mese di Luglio. Il master denominato “Fotografo”, ancora una volta, rimane un successo confermando che la chiave della riuscita di qualsiasi progetto è quella di crederci fortemente. Di sicuro il cammino della Cineworld, conosciuto ormai da più di  10 anni sul territorio siciliano, non si ferma qui. Ci sono nuovi progetti in cantiere che, come tutti quelli realizzati, sono in fase di elaborazione e a breve verranno esposti e presentati sul territorio. Per il resto del 2019 l’associazione rimarrà ferma per la progettazione. Nel mese di Dicembre, come ogni anno, un portavoce della Cineworldcorporation realizzerà un comunicato stampa in cui presenterà, tramite video, tutta la programmazione del 2020. La Cineworldcorporation ha sempre parlato con i fatti e con essi continuerà a dimostrare la propria presenza in Sicilia e cercherà di affermarsi sempre come un laboratorio di idee e di innovazione culturale. 

Livio Facciponte, Francesco Signorino e Carmelo Mulone.

Fotografo 2019: Il lancio della rivista di Palma di Montechiaro al Palazzo Comunale

Fotografo 2019: Il lancio della rivista di Palma di Montechiaro al Palazzo Comunale detto anche Palazzo degli Scolopi. Sabato 16 Novembre, alle ore 20:30, presso i locali di Palazzo Ducale a Palma di Montechiaro, verrà lanciata ufficialmente la rivista sulla città del Gattopardo. L’evento sarà privato ed è gradito l’accesso solo ed esclusivamente sotto invito, poichè lo spazio della sala è limitato. Durante la serata, verranno presentate le opere fotografiche create dai corsisti contenute all’interno della rivista e saranno argomentate in pubblico da uno staff specializzato. La realizzazione di una rivista su un territorio così ricco di particolari come quello palmese, ha avuto un duplice scopo dal punto di vista formativo. Infatti, oltre a raccontare la storia di una città è servito a fomentare una vera e propria attività di laboratorio fotografico, che è stata la base del programma di Fotografo 2019, il master fotografico. 

Da sinistra, in piedi, Giovanni Locastello, Giuseppe D’orsi, Lillo Locastello, Alessia Guttadauro La Blasca, Gaetano Ricotta, Francesco Signorino. Concetta Monteleone, Salvatore Caico, Carmelo Mulone, Livio Facciponte, Enzo Mongitore e Claudio Piraneo.

Il progetto è stato diretto da Livio Facciponte, presidente dell’Associazione Cineworldcorporation e direttore amministrativo del master. Carmelo Mulone, invece, è stato il direttore tecnico del master dalla fase di preparazione al reperimento dei contenuti extra della rivista. Il docente che ha seguito gli allievi è stato il fotografo Francesco Signorino che ha impartito loro delle lezioni utili al raggiungimento delle competenze tali da impaginare le opere fotografiche sulla rivista. Gli assistenti del docente sono stati i fotografi Emilia Lupo e Claudio Piraneo. In questo intenso percorso fotografico, sono stati effettuati ben 5 workshop, caratterizzati da altrettanti diversi generi fotografici. Il primo si è basato sullo Still Life, effettuando degli scatti in studio alle opere offerte per l’occasione dall’atelier Terranova Collezioni D’arredo del Sig. Luigi Terranova di Canicattì. Il secondo workshop ha avuto come tema il paesaggio ed il luogo che è stato preso in esame è stato il Castello Chiaramontano, sotto la guida di Salvatore Costanzino e Salvatore Tannorella. Successivamente, è stato effettuato il ritratto ambientato, il cui set fotografico è stato realizzato dai fratelli Lillo Locastello e Giovanni Locastello, che si sono ispirati al celebre film “Il Gattopardo” di Luchino Visconti. Il quarto workshop, ideato e diretto dalla giovane Make Up Artist Gaia Lo Celso, ha avuto come tema il glamour, ispirato all’evoluzione della figura della donna, dall’ottocento ad oggi. Infine, l’ultima prova, diretta dallo Stylist Alfio Abbodino, ha avuto come tema la moda, al fine di esprimere la crescita del ruolo della donna Gattopardiana, dal XIX secolo ad oggi. 

Da sinistra in alto, Giovanni Locastello, Emilia Lupo, Concetta Monteleone, Alessandro Strazzanti, Cristiano Agozzino, Davide Iacono, Gaetano Ricotta, Sandra Ficarra, Daniela Palermo, Jessica Cacciato, Francesca LO Destro, Lillo Locastello, Francesco Signorino, Alfio Abbodino, Gaia Lo Celso, Alessia Guttadauro La Blasca, Enzo Mongitore, Luisiana Conti, Claudio Piraneo, Salvatore Caico, Fatima Sciarrotta, Carmelo Mulone e Livio Facciponte.

La modella, che ha interpretato tutti i ruoli stabiliti dallo staff, è stata Alessia Guttadauro La Blasca originaria di palermo. La serata sarà condotta dal segretario Salvatore Caico con la collaborazione della relatrice Concetta Monteleone, successivamente seguirà la consegna degli attestati gestita dal Vice Presidente Gaetano RicottaI fotografi-corsisti che hanno realizzato questo magnifico lavoro, sono: Daniela Palermo, Luisiana Conti, Francesca Lo Destro, Alessandro Strazzanti e Fatima Sciarrotta di Palma di Montechiaro. Diego Lo Verme, Sandra Ficarra e Jessica Cacciato di Canicattì. Davide Iacono di Raffadali. Cristiano Agozzino di Agrigento. Da ricordare che il master fotografico è stato realizzato in onore del giovane Zakaria Elkerraoui, che doveva essere il modello del progetto, prematuramente scomparso a Luglio. Questo progetto è stato portato avanti dall’Assessore Giuseppe D’Orsi, che sin dall’inizio ha creduto nelle qualità dell’Ass. Cineworldcorporatio. D’Orsi mirava e mira tutt’ora al rilancio del territorio di Palma di Montechiaro, prova ne sia che sin dall’inizio ha voluto che i fotografi realizzassero la rivista che adesso entrerà nel circuito delle edicole. E’ doveroso ringraziare il Sindaco Stefano Castellino, che ha contribuito personalmente con la propria immagine per la raccolta del materiale informativo della rivista. Il Vice Sindaco Anna Maria Sanfilippo e l’assessore dei beni culturali Roberto Onolfo sono stati coloro che si sono occupati della coordinazione dell’accoglienza del progetto nei locali di Palazzo Ducale. 

Da sinistra, Gaetano Ricotta, Daniela Palermo, Davide Iacono, Luisiana Conti, Cristiano Agozzino,Francesca Lo Destro, Diego Lo Verme, Sandra Ficarra, Jessica Cacciato, Concetta Monteleone, Francesco Signorino, Livio Facciponte, Enzo Mongitore, Alessandro Strazzanti ed Emilia Lupo.

Fotografo 2019 è giunto alla VI edizione, preservando continuamente l’obiettivo di correlare il magico mondo della fotografia tramite la promozione del territorio siculo. Sono questi i progetti che consentono agli amanti della fotografia, di esprimere in maniera pura, la propria creatività, ponendosi degli obiettivi che possono essere raggiunti con volontà e voglia di mettersi in gioco. Fotografo 2019 è un bellissimo progetto, che va avanti da 6 edizioni, giunto ad un livello tale da produrre elementi editoriali volti al rafforzamento dell’immagine di ogni territorio in cui viene organizzato. Adesso si attende il magico momento in cui si raccoglieranno i frutti del grande lavoro svolto, e saranno tutti contenuti all’interno di un’affascinante rivista che non ha nulla da invidiare agli stessi prodotti di calibro nazionale. Si comunica ufficialmente che da giorno 18 Novembre 2019, la rivista potrà essere acquistata in edicola e la prima uscita l’avrà l’edicola di Salvatore Bonello sita in via Fiume D’italia a Palma di Montechiaro.

Livio Facciponte, Gaetano Ricotta, Giuseppe D’orsi e Alessia Guttadauro La Blasca.

La moda di Alfio Abbodino nella città del Gattopardo

Lo stile di Alfio Abbodino nella città del Gattopardo. Domenica 13/10/2019 si è concluso l’ultimo workshop del progetto “Fotografo 2019”, il master creato da Livio Facciponte e capitanato dal docente Francesco Signorino. Autore di questa fatica fotografica è stato lo stylist Alfio Abbodino che con il supporto della Make Up Artist Gaia Lo Celso e dello scenografo Lillo Locastello, ha trasformato la città del Gattopardo in un centro di alta moda. Anche per questo workshop, il ruolo della modella è stato rappresentato dalla posatrice Alessia Guttadauro La Blasca. Ancora una volta, il docente Francesco Signorino ha guidato il gruppo degli aspiranti  fotografi in quest’ultima sessione di scatto, ponendo i neofiti davanti ad una nuova sfida, sarabbe a dire quella di scattare all’esterno cercando di combattere le ombre causate dal netto contrasto con le zone illuminate. Quello del nostro Abbodino è stato un percorso stilistico voluto per evidenziare l’evoluzione che ha avuto la moda dall’ottocento ad oggi. 

Lo Stylist Alfio Abbodino con la modella Alessia Guttadauro La Blasca

Lo stile, in questo contesto storico non è solo un oggetto ma è anche un mezzo di comunicazione per esprimere anche l’evoluzione del ruolo sociale della figura femminile, dall’aristocrazia del XIX secolo all’era contemporanea, reso possibile grazie al connubio con il linguaggio fotografico dove l’immagine è la parola chiave. Di fatti, in questo trascorso temporale stilistico, la figura femminile è stata descritta partendo dal contesto  aristocratico a quello contemporaneo, rivestendo i panni della figura dell’uomo, come segno di raggiungimento di uguaglianza dei propri ideali. Quest’ultima sessione di scatti è stata prevalentemente ambientata sullo sfondo della Chiesa Madre e anche in questo caso, la coesione dello staff, formate dal direttore tecnico Carmelo Mulone (che con l’ausilio di Claudio Piraneo, ha curato il backstage), la relatrice Concetta Monteleone e l’assistente Emilia Lupo, ha consentito la riuscita di quest’ultima prova. Finita la prova pratica, per i corsisti è il tempo di tornare in aula per l’ultima di fase di Fotografo 2019 che consiste nell’elaborazione del materiale fotografico raccolto per la realizzazione della rivista ideata per la valorizzazione della Città del Gattopardo. 

L’inizio delle fasi di scatto

Era questo l’intento dell’Assessore Giuseppe D’Orsi, sarebbe a dire quello di importare nella propria città un’ondata di innovazione e di cultura sperimentalista che avrebbe portato tanti giovani a trasformare il territorio stesso nella propria base di partenza. L’obiettivo di questo progetto non è quello di creare delle foto da consegnare, ma bensì quello di attivare delle figure territoriali in grado a farlo in forma autonoma. Il master Fotografo 2019 serve a lanciare dei professionisti nel campo della fotografia volti a creare nuovi posti di lavoro e nuove occasioni di rilancio territoriale. Si vuole ringraziare il comune per la collaborazione che per il secondo anno consecutivo ha voluto credere nelle capacità del team dell’Associazione culturale Cineworldcorporation che con voglia, dedizione e passione realizza da ben 12 anni progetti dall’impatto culturale.