Alessandro Tringali tra astrattismo e realtà

Alessandro Tringali tra astrattismo e realtà. Alessandro Tringali, classe 78 di origine sicula è fotografo amatoriale da oltre dieci anni. Una passione la sua, insita in Lui sin da bambino nata col disegno. Per il nostro Alessandro tra disegno e fotografia esiste una sottile analogia: se per il disegno occorre idealizzare il soggetto con la fantasia per essere tramutato in creazione con la matita, nella fotografia, per effettuare lo scatto è fondamentale pensarlo, inquadrarlo, comporlo e fotografarlo, “vedendo con il cuore”. Ed è proprio con questa visione che oggi con la fotografia i soggetti astratti  dei suoi disegni sono divenuti realtà. Questa forma di astrattismo la si ritrova nei ritratti nella riproduzione del riflesso orizzontale e verticale. Tra i vari scatti sperimentali, il Tringali si rispecchia nella paesaggistica e nel micro mondo del macro. Alessandro Tringali tra astrattismo e realtà. Fulcro dei lavori del nostro amico sono i colori che la natura è in grado di poter rappresentare evidenziandone il loro significato inteso come vita poichè il colore stesso rispecchia l’essenza del vivere. La passione tinge dei propri colori tutto ciò che tocca. Il desiderio di sottolineare il colore nella fotografia ne evidenzia la passione e il rispetto verso la natura che giorno dopo giorno ospita il singolo individuo ma che purtroppo non viene corrisposta. Alessandro Tringali tra astrattismo e realtà. Immortalare un’alba, un tramonto o l’eruzione di un vulcano consentono di sposarsi in quel preciso istante con la natura evidenziando momenti brevi ma intensi ammirando i giochi di luce evidenziati dalle varie esposizioni del bagliore. L’exploit dei colori e l’amore verso la natura con richiami quasi surreali sono evidenziati anche dalle foto del magico mondo del macro. Questo mondo così’ piccolo e fino a poco tempo fa irraggiungibile ricalca un gioco di colori che nella ricerca dello scatto rappresenta l’apoteosi del particolare. Si denota che qualche scatto abbia un leggero richiamo alla Land-art , forma di arte contemporanea ove l’artista effettua degli interventi sui paesaggi incotaminati. Alessandro Tringali: foto amatore della natura.

           

La finale di Fotografo 2018 a Palazzo Ducale.

La finale di Fotografo 2018 a Palazzo Ducale. Sabato 23 Giugno presso i locali di Palazzo Ducale di Palma di Montechiaro si è concluso l’ultimo step di Fotografo 2018. Durante la conferenza stampa indetta per l’occasione è stato riassunto l’intero inter del master tenuto dall’Associazione culturale Cineworldcoproration di Canicattì  presieduta da Livio Facciponte. Una serata piena di emozioni alla quale hanno partecipato un numero elevato di persone dando così onore e merito alle foto esposte dai corsisti seguiti per più di un mese dai docenti Francesco Signorino e Diego Scaglione. Fulcro della serata sono stati i numerosi interventi di stampo culturale inerenti al mondo della fotografia che contorna con la libera interpretazione del singolo individuo i momenti della vita giornaliera. Ad aprire le danze è stato il fotoamatore Gioachino Amico detto “l’uomo delle stelle” che ha recensito con umiltà e sensibilità le foto di ogni singolo corsista evidenziandone la tecnica usata negli scatti ed il messaggio espresso in questi. E’ opportuno ricordare che Fotografo 2018 nasce con l’intento sia di valorizzare il territorio siciliano. A dare un grosso contributo alla serata del master è stata l’amministrazione comunale, rappresentata per l’occasione dall’assessore Alessandra Fiaccabrino che ha aperto le porte di Palma di Montechiaro al gruppo dei cineasti canicattinesi. Proprio la valorizzazione del territorio ha manifestato una discussione su temi sociali delicati scaturita dal senso civico e dalla voglia di mettersi in gioco che accomuna questi talentuosi neofiti. Durante la serata ci sono stati interventi culturali che hanno aperto notevolmente il dialogo tra l’amministrazione comunale e le problematiche che affliggono molti dei giovani del territorio. Il relatore Salvatore Caico ha concluso la serata con l’interazione del vice-presidente Gaetano Ricotta che ha consegnato gli attestati ai neo fotografi. Nel percorso del master sono stati espressi temi di stampo socio-culturale come nel workshop che ha avuto come soggetto le statue dell’artista canicattinese Michele Giardina esprimendo il suo estro nel mondo dell’arte con espressioni di arte contemporanea e pop-art. Nel master non potevano mancare “i viaggi” nel mondo dell’alta moda idealizzato e realizzato dallo stylist Alfio Abbodino  con il contributo professionale della modella Chiara Panno, confermando così la ricerca dello stile e della tendenza inaugurato già in fotografo 2017. Ma la ricerca dello stile stesso non può non esservi se non è accompagnata dal tocco della creatività. Pioniere di ciò è ancora una volta Lillo Locastello, scenografo della Cineworld che con il suo estro ha realizzato il workshop fantasy con il tema fantastico delle sirene e il retrò del bourlesque. La cura del trucco è stata a cura della make-up artist Gaia lo Celso. Due dei 6 workshop sono stati dedicati alla valorizzazione del territorio effettuando degli scatti  al “Calvario” eretto con i ruderi della Chiesa di santa maria della Luce e degli scatti rappresentando la propra espressione del territorio siciliano. Le foto della serata sono state scattate dal fotoamatore Giuseppe Lo Brutto. Bisogna ricordare che la promotrice di Fotografo 2018 è stata la socia della Cineworld Emilia Lupo. di Fotografo 2018: una realtà realizzata grazie all’ interazione della coordinatrice Ilary Ponticello che ha coadiuvato in perfetta sincronia con il direttore tecnico Carmelo Mulone. Il progetto appena conclusosi conferma il percorso intrapreso anni fa dalla Cineworldcorporation quale quello di promotore alla comunicazione e alla valorizzazione del del territorio. Sicuramente sentiremo parlare ancora di questo gruppo di lavoro.

    

Fotografo 2018: La firma di Lillo Locastello

Fotografo 2018: La firma di Lillo Locastello. In questo week-end sono stati conclusi i due workshop a tema dello scenografo Lillo Locastello. Da più di un mese l’Ass. culturale Cineworldcorporation di Canicattì  ha trasformato Palma di Montechiaro in un set fotografico. La modella Chiara Panno trasformata da un’avvenente burlesque ricca di erotismo e sensualità ad una magica sirena marina. Una vera e  propria magia resa possibile grazie alla maestria del sopracitato Lillo Locastello con la preziosa collaborazione della truccatrice Gaia Lo Celso . Nel workshop del 01/06/2018 il Palazzo Ducale è stato il set del burlesque che ha espresso la sua massima teatralità in pose sensuali ottocentesche senza mai scendere nella volgarità, dove i corsisti hanno potuto esprimere al meglio il tema del burlesco americano del XIX affidando ogni singolo scatto alla loro creatività personale, sempre sotto la guida esperta dei docenti Francesco Signorino e Diego Scaglione. Il workshop del 03/06/2018 monitorato dalla relatrice Ilary Ponticello coadiuvata da Salvatore Caico e dallo stylist Alfio Abbodino, è stata la tappa più difficile. Il fantastico scenario della “Cala Vicinzina” di Marina di Palma è stato trasformato nel punto di sosta di una magica e bellissima sirena che prendeva il calore solare in tutta la sua bellezza, difficile ma non impossibile nella realizzazione per via della luce naturale, infatti è stato realizzato nelle prime ore del mattino per evitare l’eccessiva esposizione delle foto e la loro conseguente “bruciatura”. Tutto il gruppo è stato impegnato sin dall’alba per la riuscita di questo ultimo progetto di Lillo Locastello nel mix tra realtà e fantasia dove la modella si è trasformata in un’essere che simboleggia la vita del mare , incantando con la sua presenza surreale i corsisti, i quali non hanno potuto esimersi dall’effettuare scatti colmi di tocchi di magia. La scelta di realizzare tali scenografie in un mondo ormai privo di colori simboleggia la predisposizione al sogno che ognuno di noi possiede. Imparare a trasformare i sogni in realtà diventa possibile solo quando si ci comincia a credere e si organizza un lavoro di squadra. Fotografo 2018 ideato da Livio Facciponte e realizzato con la collaborazione professionale del tutor Carmelo Mulone si trova alla sua quarta edizione regionale in cui il trucco base della riuscita è stato dettato proprio da un lavoro di squadra dove alla base vi è un legame solido e profondo che da anni lega l’associazione Cineworldcorporation, senza mai arrendersi, rendendosi protagonisti in numerose avventure. E’ comunque opportuno dare merito anche ai corsisti per i risultati fino adesso conseguiti durante la realizzazione di questo master. Chissà cosa ci riserverà ancora prossimamente Fotografo 2018


Fotografo 2018: Il workshop di Alfio Abbodino a Palazzo Ducale

Fotografo 2018: Il workshop di Alfio Abbodino a Palazzo Ducale si è concluso domenica 27/05/2018 .Il master diretto da Livio Facciponte e Carmelo Mulone ha percorso la sua terza tappa più importante. Il teatro di questo magico evento è stato il Palazzo Ducale di Palma di Montechiaro e la protagonista della scena è stata la modella Chiara Panno, dove in un gioco tra luci ed ombre, i corsisti sono stati catapultati in un viaggio verso il mondo dell’alta moda. Il trucco è stato curato dalla Make Up Artist Gaia Lo Celso. Gli alunni, a gruppi di due, monitorati dalla relatrice Ilary Ponticello, hanno potuto cimentarsi in una serie di scatti professionali grazie alla preziosa collaborazione della modella in questione, protagonista della giornata. Il tutto è avvenuto dietro la supervisione dei docenti Francesco Signorino e Diego Scaglione che hanno monitorato tutte le operazioni tecniche di ogni singolo fotografo. Invece nella seconda parte i corsisti hanno provato una serie di scatti singoli, interagendo da soli con la leggiadria delle pose della modella, improvvisando e sperimentando pose diverse dal classico ritratto, cercando di esprimere una visione personalizzata della foto stessa. Questo rappresenta un importante momento di grande collaborazione tra fotografo e modella, dove il tempo sembra quasi fermarsi. Questo momento è utile per immortalare la magia dell’espressione come se fosse un viaggio in una dimensione ricca di intese e sentimenti. La giornata è stata intensa ma piena di grandi soddisfazioni per lo staff che ancora una volta ha fatto squadra grazie al rispetto del lavoro coadiuvato dall’intesa tra i vari membri del team. L’associazione Cineworldcorporation di Canicattì ha sempre mirato a creare progetti ricchi di contenuti culturali e a percorrere strade nuove volte a valorizzare l’immagine della sicilia e degli artisti che ne fanno parte. Il cammino evolutivo del gruppo dei cineasti canicattinesi sta raggiungendo una fama sempre più ampia non a caso si trova alla quarta edizione di un progetto fotografico nato nel 2016 che prima costituiva un’incertezza e oggi si è affermato nel territorio come una vera e propria realtà in cui collaborano professionisti impegnati in vari settori, paralleli e non, al mondo della fotografia. Riuscire ad affermare una realtà così evasiva e anticonformista in una terra conservatrice e tradizionalista come la Sicilia è un’impresa ma la professionalità vince sempre su tutto e i fatti sono gli unici a restare. Afferma il presidente della Cineworld: ” Ciò che nasce dalla passione non può avere fine. Lavorare con la propria passione equivale a non lavorare mai perchè ogni momento trascorso si trasforma in un granello della propria storia in cui la condivisione di arte e cultura diventa la matrice professionale. L’unico problema è riuscire a credere in ciò che si fà e a portare avanti le proprie idee con determinazione dopodiché tutto diventa semplice e piacevole”. A breve continueremo ad osservare i prossimi svolgimenti del master Fotografo 2018.

Conclusi i primi due workshop di fotografo 2018

Conclusi i primi due workshop di fotografo 2018. Giovedì 17/05/2018 e ieri, domenica 20/05/2018 sono stati completati i primi due workshop di Fotografo 2018. Per il primo, grazie alla concessione del noto artista canicattinese Michele Giardina, sono state fotografate alcune delle sue opere. Per l’occasione di Fotografo 2018, sono state esposte espressioni di pop-art e arte concettuale. Conclusi i primi due workshop di fotografo 2018. Tali opere celano nella vivacità dei colori un’angoscia esistenziale enfatizzando allegria e lasciando all’osservatore la propria capacità di interpretare le opere. Il Giardina, classe 52, nativo del comune di Canicattì, esordisce la sua carriera come ritrattista, l’artista si dedica al nudo, seguendo la corrente moderna e surreale. Altro scenario artistico scelto per il secondo workshop del progetto Fotografo 2018 è stato il Monte Calvario con i ruderi dell’antica chiesa di Santa Maria della Luce ( 1650) eretta con stile barocco. Si dice che il Calvario segni spiritualmente l’ambiente e la storia di Palma di Montechiaro. Il primo workshop è stato realizzato in una delle sale del Palazzo Ducale. Per un buon svolgimento dei workshop è stato seguito un organigramma preparato proprio per l’occasione per dare ai corsisti la possibilità di mettere in pratica le nozioni principali della fotografia. Entrando a coppie, i fotografi, hanno interagito alla perfezione con l’atmosfera suggestiva di un set fotografico vero e proprio coadiuvato ad una sala mostra degna di nota. Gli allievi seguiti dai docenti hanno imparato ad usare le funzioni dell’ISO (sensibilità della luce della reflex), le aperture focali del diaframma e i tempi di scatto che variano dalle condizioni di luce. La creatività dei singoli fotografi ha trovato pieno sfogo toccando con mano e con il cuore l’arte, sperimentando varie tipologie di scatti, cercando la personalizzazione del proprio stile nell’espressione. Durante il workshop vi è stata la possibilità di poter usare anche altri tipi di reflex e di obiettivi per notare le diverse risoluzioni e profondità di scatto che si possono ottenere nella pratica. Due laboratori di studio contestualmente diversi ma molto profondi nella loro comunicazione. Serietà, magia fotografica, tradizione, capacità di mettersi in gioco e momenti di spensierata follia sono stati gli ingredienti per un cocktail pieno di intense emozioni. Rimaniamo in attesa delle prossime news.

La prima di Fotografo 2018 a Palazzo Ducale.

La prima di Fotografo 2018 a Palazzo Ducale. Martedì sera 15/05/2018, alle ore 21:00 presso i locali del Palazzo Ducale di Palma di Montechiaro si è tenuto il primo dei diciassette incontri di Fotografo 2018, il master fotografico realizzato e diretto da Livio Facciponte e Carmelo Mulone, rispettivamente presidente e coordinatore dell’ associazione culturale Cinewordlcorporation del comune di Canicattì, con la stretta collaborazione della palmese Emilia Lupo, neo acquisto della Cineworld. Un evento tanto atteso per il comune di Palma di Montechiaro al quale ha dato il benvenuto ai protagonisti di questa nuova magica avventura della Cineworld l’assessore Alessandra Fiaccabrino, mettendo a disposizione della Cineworld tutte le risorse disponibili per l’ottima riuscita del corso. La prima di Fotografo 2018 a Palazzo Ducale. Durante la prima di benvenuto la relatrice Ilary Ponticello ha presentato ai corsisti i docenti Francesco Signorino e Diego Scaglione, illustrando in maniera articolata il programma che avrà come teatro la location del comune del Gattopardo. E’ stato presentato anche l’intero staff tecnico che durante il percorso fotografico consentirà la realizzazione del master. Questo master per i corsisti sarà un campo di prova per poter cimentare il loro estro artistico e da una prima analisi in questi giovani partecipanti il talento è elevato. Entusiasmo, voglia di mettersi in gioco e raggiungimento degli obiettivi pre-posti sono gli ingredienti fondamentali per la riuscita di Fotografo 2018. Sarà un’esperienza crescitiva piena di sorprese e di grandi emozioni che consentirà agli allievi di accarezzare e conoscere nuove correnti fotografiche dando sfogo alla propria creatività. Nonostante alle spalle della Cineworld vi sia un importante curriculum vitae, organizzare Fotografo 2018 è stato come se fosse la prima volta perchè ogni singolo evento impone le sue difficoltà. Che la magia di Fotografo abbia inizio. Ricordando che la fotografia è espressione di arte, non resta che augurare ai futuri fotografi con grande orgoglio un cammino radioso.

Inizia il master Fotografo 2018

Inizia il master Fotografo 2018 dell’Ass. Culturale Cineworldcorporation di Canicattì presieduta da Livio Facciponte. Il master fotografico patrocinato dal comune, giunto alla quarta edizione, partirà ufficialmente martedì 15/05/2018, presso i locali del Palazzo Ducale di Palma di Montechiaro. Per il sindaco Stefano Castellino e l’assessore Alessandra Fiaccabrino è un onore collaborare con la Cineworld, poichè eventi di questo calibro consentono di valorizzare il territorio e far crescere la creatività dei giovani appassionati di fotografia. Il master terrà impegnati per diciassette lezioni i corsisti pervenuti dall’intera provincia di Agrigento, introducendoli al magico mondo della fotografia. Le lezioni saranno tenute dai fotografi Francesco Signorino e Diego Scaglione che saranno assistiti dal tutor Carmelo Mulone. I corsisti sono: Catia Bonello, Marilena Scerra, Federica Trupia, Francesca Lo Destro, Noemi Canta, Salvatore Piritore, Carmelinda Lupo, Emilia Lupo e Angelo Tondo provenienti dal comune di Palma di Montechiaro; Eugenio Grosso, direttamente dal capoluogo agrigentino; Andrea Chiarelli di Racalmuto; Giampiero Carusotto e Giuseppe Lo Brutto di Canicattì; Anastasia Biondi di Licata. Con Fotografo 2018, i giovani fotografi impareranno a conoscere la loro reflex, effettuando dei veri e propri workshop dal ritratto al paesaggistico, con scenografie che permetteranno di creare delle ambientazioni magiche e fantasiose, realizzate dallo scenografo Lillo Locastello e dallo stylist Alfio Abbodino. I workshop avranno come protagonista la modella Chiara Panno di Piazza Armerina. Un workshop vedrà la straordinaria partecipazione dell’artista canicattinese Michele Giardina che per l’occasione realizzerà delle opere apposite. Lo staff di fotografo 2018 sarà composto dai soci della Cineworld Enso Asaro, Gaetano Ricotta, Salvatore Caico, Giovanni Locastello e Concetta Monteleone, che cercheranno di svolgere al meglio un corso tanto impegnativo quanto formativo. Inizia il master Fotografo 2018. Le fotografie dei corsisti saranno esposte durante la serata conclusiva che si terrà sabato 23/06 presso le stanze del Palazzo Ducale. Alla serata interverranno alcuni ospiti chiamati a relazionare i lavori  con la successiva  consegna degli attestati di partecipazione. Il tutto sarà relato da Ilary Ponticello che coordinerà la fase organizzativa degli appuntamenti. Inizia il master Fotografo 2018. Per la cineworld Fotografo 2018 a Palma di Montechiaro è: motivo di onore e di orgoglio poichè consente di poter rappresentare il Comune di Canicattì anche nelle realtà limitrofe. Realizzare un master consiste in una pianificazione minuziosa per la perfetta riuscita dell’ evento. La bellezza di un progetto simile sta nel poter cercare di tirar fuori l’estro di ogni singolo allievo consentendo ad essi di poter essere protagonisti di un mondo affascinante quale quello della fotografia nonchè potersi confrontare con una miriade di culture e conoscenze diverse. Adesso vedremo come si svolgerà questa nuova magia fotografica e che conseguenze avrà per il territorio di Palma di Montechiaro. Un sogno stà per diventare realtà concreta e tangibile rendendo protagonisti lo staff e tutti i partecipanti. Attenendo la prima serata sapremo cosa succederà nei giorni a venire.

  

Foto macro: il piccolo mondo diventa grande

Foto macro: il piccolo mondo diventa grande . Il macro è una branca della fotografia naturalistica quasi surreale e se prima era raggiungibile nella fantascienza, oggi con l’avvento del digitale si può esplorare come se dovessimo trasformarci in un insetto. La caratteristica del macro è quello di andare ad evidenziare il soggetto nei suoi dettagli, a prescindere dell’angolatura dalla quale si scatta, sfuocando più o meno il paesaggio circostante, in base anche anche a ciò che il fotografo vuole rappresentare. Fotografia: Macro, il micro mondo a dimensioni ingrandite. In questo set fotografico, che comprende fiori e insetti ovviamente, la luce è sempre basilare per poter effettuare uno scatto degno di nota. Scattando soggetti da una distanza molto ravvicinata è importante la chiusura del diaframma per mettere più fuoco il più possibile: facendo ciò più si ci avvicina al soggetto, più la profondità di campo si riduce, con f/11. Nel caso in cui si voglia immortalare gli insetti, non facili da immortalare essendo dinamici che spesso svolazzano nel momento in cui si è pronti a scattare, però occorre fare qualche considerazione. La prima di queste nonché basilare è la luce, fondamentale  per qualsiasi tipo di scatto. E’ consigliato scattare la mattina presto o nel tardo pomeriggio, momento nel quale la luce è dolce e calda e influisce nel moto degli insetti, rendendo questi più lenti e docili. Foto macro: il piccolo mondo diventa grande. In ogni caso, a prescindere quale sia la luce naturale, bisogna sempre interagire con l’ISO e prima di scattare bisogna impostare l’apertura focale intorno a f/8, per mantenere più nitido il soggetto e non correre rischi di diffrazione ( causato dalla luce che torna a diffondersi dopo essere passata attraverso lo stretto diaframma) considerando che bisogna scattare ad una distanza molto ravvicinata. Il tempo di scatto non dovrebbe essere più lento di un 1/1000 di secondo. A proposito di scatto, essendo proprio una caccia allo scatto del simpatico alieno, si consiglia di scattare a mano libera per essere meno impacciati. Foto macro: il piccolo mondo diventa grande anche grazie all’uso degli obiettivi macro disponibili da 50mm a 200mm, che cambiano in base alla reflex che si ha in uso. Una volta pronti per lo scatto, l’angolo di scatto garantisce diverse immagini: se si decide di scattare frontalmente, si mettono in risalto i grandi occhi; se si scatta parallelamente rispetto al piano focale, si riesce a mettere a fuoco l’intero insetto. E come bisogna comportarsi nel caso in cui si decida di scattare un fiore? Questi, come gli insetti, sono soggetti eccezionali in quanto le loro strutture complesse e la moltitudine di colori consentono di portare effetti fuori dal comune. Ad ogni modo valgono le stesse nozioni considerazioni per lo scatto agli insetti, con la differenza del tempo di scatto pari ad almeno 1/100. Lo sfondo in questo tipo scatto è caratteristico. Il segreto dello scattare, qualsiasi sia il tema e o il soggetto è mettersi alla prova, sperimentando il tipo di immagine che si ha  in mente, unificando il momento dello scatto con l’immagine che si vuole rappresentare. E’ un momento di alienazione con il mondo circostante. Sotto potete analizzare delle foto che ho scattato io personalmente intercalandomi nel mondo del macro.

   


Tenere la barba lunga è igienico?

Tenere la barba lunga è igienico? La barba è uno style di vita quotidiano, in voga ormai da circa un decennio. Possono esservi diversi tipi di barba ma tutte hanno in comune quello di essere un ricettacolo di batteri, addirittura paragonabili alla sporcizia che si trova negli oggetti di uso quotidiano quali water, smarthpone, telecomando. Tali batteri sono da considerarsi un pericolo per la nostra salute e possono essere considerati il fulcro di diffusione di infezioni. Nella pelle già sono presenti microbi ma nella barba, per quanto possa essere curata e pulita, approssimativamente si arrivano ad annidare intorno ai 20 mila tipi di batteri. Barba da hipster: luogo di ritrovo per i batteri o no? In merito alla sicurezza della salute, vi sono dei pareri discordanti tra gli specialisti. Ad esempio il Prof. Hugh Pennington, professore di batteriologia all’Università di Aberdeen, afferma che i batteri della pelle e della barba, essendo gli stessi, non rappresentano un problema grave per la salute. Altri specialisti come Antony Hilton, capo del dipartimento dell’ Aston University, afferma che in presenza del raffreddore e con la barba lunga è più facile trasmettere alcuni germi pericolosi come lo staffilococco: basta un bacio o toccarla e il gioco è fatto. Tenere la barba lunga è igienico? Secondo il microbiologo Jhon Golobic, sono milioni i batteri presenti nel nostro corpo e per quanto possa essere inquietante la presenza dei batteri, il nostro sistema immunitario, è attrezzato per contrastare qualsiasi tipo di attacco batterico. E’ stata effettuata un’ altra ricerca svolta dal un altro microbiologo, Adam Robert dell’ University of College di Londra che risulta in contro tendenza con la ricerca effettuata dall’ Università di Abdersen, in quanto nella barba si sarebbe presente anche la presenza di un antibiotico naturale. Il medico ha coltivato in laboratorio 100 tipi differenti di batteri rinvenuti nella peluria del viso maschile, rilevando un microbo della specie dello Staphylococcus epidermidis riuscendo a colonizzare l’ambiente (pelle e barba) al punto da eliminare la presenza di altri germi, tra i quali anche un tipo di escherichia coli antibiotico-resistente. Ma quali sono le infiammazioni e le infezioni più comuni generate dal pelo? Secondo il  Prof. Antonino Di Pietro, Fondatore e Direttore Scientifico Istituto Dermoclinico Vita-Cutis, la pelle del viso può andare incontro ad infezioni  per l’ abitudine di farsi la barba ogni giorno. Asserendo il fatto che l’ epidermide maschile è formata da uno strato corneo a stretto contratto con l’esterno più spesso di quello femminile, la pelle è soggetta ad arrossamenti e infezioni, anche con un semplice taglio: infatti da questi possono penetrare germi, essendovi nella cute la presenza di batteri e funghi. Tuttavia , il problema si evidenza per lo più se la pelle è molto sensibilie. Occorre comunque essere seguito da un dermatologo ed evitare di radersi fino al giorno della visita. Un modo per avere una buona cura della barba stessa è quello di usufruire dell’uso delle forbici o del rasolio elettrico, che ne consentono di regolare la lunghezza della barba, ovviamente seguendo tutte le norme igieniche. Sempre secondo il Prof. Di Pietro, le infezioni da pelo, sono tre:

1) Follicolite che è un’infezione di tutto il follicolo pilifero, può riguardare oltre che la zona della barba, anche il cuoio capelluto, il dorso e i glutei. La malattia può essere causata dal contatto con sostanze chimiche o dall’uso di creme cortisoniche. In questo caso , attorno al pelo si creano dei rilievi grossi e arrossati formandosi al centro una pustola dalla quale esce pus, per poi ricoprirsi di una crosta giallastra. Da aggiungere che la follicolite interessa anche le donne, per via dell’ uso della ceretta ed essendo l’ infezione di uno o più peli, riguarda oltre che il viso, anche braccia, gambe, ascelle e il cuoio capelluto.

2) Foruncolo che è l’infiammazione profonda di tutto il follicolo pilifero e della zona la quale provoca la distruzione della struttura del pelo, causata dallo Staphylococcus aureus. Le zone più colpite sono quelle sottoposte a frequenti traumi. Si presenta sotto forma di nodulo doloroso, grosso e violaceo, duro poi più molle, da cui fuoriesce pus e che si ricopre di una crosta grigio-nerastra. Si possono gonfiare i linfonodi e compare la febbre. Può restare una cicatrice per la distruzione dei follicoli e dei tessuti vicini.

3) Il favo, formato da un insieme di foruncoli raggruppati tra loro è un’infezione che interessa numerosi follicoli piliferi vicini tra loro. La malattia, che in genere compare in seguito al peggioramento di un foruncolo trascurato, è piuttosto seria, provoca febbre anche elevata e gonfiore alle ghiandole vicine. Quando guarisce, nella maggior parte dei casi il favo lascia una cicatrice, dovuta alla distruzione dei follicoli e dei tessuti circostanti.

A detta di ciò, è opportuno comunque avere una cura ad ok del proprio viso, con qualche precauzione in più per i sostenitori della barba lunga, in sostanza come avviene per i capelli lunghi. Quindi alla seguente domanda: Tenere la barba lunga è igienico? Possiamo decisamente rispondere con un bel NO!!!

Francesco Palminteri: Il fotografo della fantasia

Francesco Palminteri: Il fotografo della fantasia . In arte “F Fotografia” è un giovane fotografo professionista agrigentino che ha curato il suo style con molta caparbietà e dedizione nella fotografia già dalla tenera età. Francesco inizia ad effettuare i  suoi primi scatti naturalistici con la macchina a pellicola. La ritrattistica è il genere preferito da Francesco, sia che il soggetto sia uomo, animale, il cielo o qualsiasi tipo di immagine di uso comune o non, in quanto ritrarre significa cogliere. Per Francesco cogliere, contestualmente è osservare ciò che si pone davanti non solo nella sua staticità ma spesso e volentieri, vedere ciò che viene proposto è osservare con la fantasia, plasmandola con la realtà. Nei suoi ritratti, è palese riscontrare ciò. Partendo dal soggetto reale, riesce ad abbinare con il suo estro, il soggetto ad un mondo fantastico, quale possa essere un fumetto o copertina da cinema. Con tali immagini, rende leggiadro il momento immortalato, sia statico o che dinamico. Simboleggia anche il contatto con la natura, creando un tutt’uno tra la natura stessa e le sue creazioni. Definiamo il giovane Palminteri un regista della fantasia. La fantasia è parte dell’estro insito nell’individuo che trova come migliore rappresentazione  proprio nella fotografia  e far conciliare la creatività con la realtà è riuscire a raccontare parte di se stessi. Francesco è sempre alla ricerca di nuovi stili e il legame tra realtà e fantasia è il chiaro segno che se non c’è fantasia, non si può osare e andare oltre i limiti che la quotidianità ed esperienze pongono. Certo, fotografare con fantasia, significa anche parlare con se stessi, per esprimere anche qualcosa che non si ha ma che si crea pur di averla. Per questo genere di sperimentazione fotografica, il nostro Francesco, ha trovato ispirazione in personaggi come Newton, Mapplethorpe, Lorek e molti altri. Francesco Palminteri: Il fotografo della fantasia . Francesco non sta fermo nella sua creazione fotografica ma è sempre in moto alla ricerca di nuovi stili e di nuove interpretazioni della sua passione della quale oggi ha fatto una professione, mettendo a disposizione la sua creatività e tra i suoi sogni vi è quello di poter creare un editing fotografico tra innovazione e tradizione, legato anche alla valorizzazione della terra nativa, indubbiamente ricca di fascino e cultura. “Se non si osa non si potranno mai conoscere e superare i propri limiti” dice Palminteri. Egli è un’esploratore di mondi paralleli e orbite surreali in cui la protagonista è la magia accompagnata da un’aurea di malinconia estremamente colorata. Per definire Palminteri ci vorrebbe un fumettista come Stan Lee il cui mondo complanare si accinge a fuoriuscire all’interno delle sue opere. Ma la cosa più notevole di questo giovane artista è proprio quello di elaborare uno stile fotografico così trasgressivo in una terra tradizionalista come la Sicilia, che tende ad ammorbidire ogni singolo segno di evasione etica e culturale. La cosa che ci auguriamo noi della redazione Cineworldcorporation è che Palminteri non ceda mai all’influenza etica della Sicilia continuando sempre il suo viaggio di esploratore curioso e avventuroso verso nuovi mondi di stile e di idee fotografiche.